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A Palazzo Spinola la mostra Parti di Donna – Non recidere i fiori

Un inno alla rinascita femminile tra arte, fiori e intelligenza artificiale

È stata inaugurata oggi a Genova, negli spazi del loggiato di Palazzo Spinola, accanto alla Sala del Consiglio della Città Metropolitana, la mostra “Parti di Donna – Non recidere i fiori”, evento collaterale di Fuori Euroflora 2025. Un percorso emozionante e simbolico che celebra la forza e la fragilità dell’universo femminile, accostando l’immagine della donna a quella dei fiori: creature delicate ma capaci di rinascere con sorprendente energia.

Protagoniste della mostra sono Claudia Oliva, fotografa e giornalista, e Ilaria Scaliti, psicologa e pedagogista, che con linguaggi diversi – la fotografia e i collage generati anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale – raccontano il viaggio profondo di una donna che riscopre sé stessa dopo esperienze di dolore e violenza.

Un percorso artistico tra violenza, rinascita e consapevolezza

La mostra è composta da macrofotografie di fiori, realizzate da Claudia Oliva, e da opere visive che uniscono frammenti di corpi femminili, immagini e colori, a cura di Ilaria Scaliti. Ogni opera è un simbolo, ogni immagine parla di una rinascita possibile.

«Abbiamo voluto raccontare – spiega Claudia Oliva – il percorso che una donna può compiere per rinascere dopo aver vissuto momenti bui. La violenza non è solo fisica, ma anche psicologica, emotiva. I fiori che fotografiamo, nel loro sbocciare, diventano metafora di bellezza e resistenza. Le donne, come i fiori, possono rifiorire».

Ilaria Scaliti approfondisce: «La donna è un fiore che non va reciso. Il senso di questa mostra è proprio far comprendere quanto siano simili, nella loro essenza. Anche se segnate da violenze – sessuali, psicologiche, economiche – le donne possono tornare a sbocciare. Ho voluto creare collage che raccontano pezzi di donne unite tra loro: diverse, colorate, uniche, ma forti quando fanno rete».

Un messaggio contro la violenza di genere

Non recidere i fiori” è un messaggio potente: invita a riconoscere i campanelli d’allarme della violenza e a intervenire prima che sia troppo tardi. Come sottolinea Scaliti, nella sua esperienza professionale è possibile individuare segnali precoci e lavorare sulla prevenzione, anziché intervenire quando è ormai troppo tardi.

Grazie al sostegno della Città Metropolitana di Genova, la mostra si inserisce tra le iniziative di Fuori Euroflora, portando un messaggio di bellezza, consapevolezza e speranza attraverso l’arte e il linguaggio universale dei fiori. L.B.

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