SAVONA – Prenderà il via venerdì alla Biblioteca Diocesana che ha sede al Seminario di Albenga la serie di incontri sulla vita e la spiritualità di Frate Ave Maria. La prima relazione (ore 17 e 30) sarà quella intitolata: “Frate Ave Maria dalla dis-grazia alla grazia” che sarà tenuta dal professor Gianni Ballabio.
Il secondo incontro, in programma il 22 ottobre (alle 17 e 30 a Pogli nella Chiesa parrocchiale di Santo Sftefano), vedrà la presenza della relatrice Alessandra Bozzi, autrice di una tesi di laurea su Frate Ave Maria; infine l’ 11 novembre Don Alessandro D’Acunto (sempre alle 17 e 30 nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano, a Pogli), presenterà una serie di testimonianze di persone che hanno incontrato Frate Ave Maria.
Il ciclo di incontri è organizzato da Gruppo di Preghiera Frate Ave Maria, dalla Parrocchia di Santo Stefano Protomartire di Pogli, dalla Confraternita di Sant’Antonio Abate di Pogli, in collaborazione con la Biblioteca Diocesana “Monsignor Alessandro Piazza” di Albenga. Nei giorni scorsi si è svolta,
con partenza da Pogli, frazione di Ortovero, il pellegrinaggio alla tomba del Venerabile Frate Ave Maria all’ Eremo di Sant’Alberto di Butrio. Nel comprensorio ingauno il ricordo di Frate Ave Maria, che nacque nella frazione di Pogli e fu una delle più illustri figure religiose liguri, è sempre vivo. Per questo i fedeli della Diocesi di Albenga-Imperia hanno organizzato questo pellegrinaggio.
“Si è trattato- spiegano gli organizzatori -di una giornata dedicata al ricordo di una figura religiosa di grande importanza, che ha fatto conoscere Ortovero. Proprio per venire a vedere la sua casa natale ed i suoi luoghi di origine infatti ogni anno sono migliaia i fedeli, che giungono a Pogli, da tutta Italia ed anche dall’estero”.
Cesare Pisano, meglio conosciuto come Frate Ave Maria, fu il monaco che a tredici anni perse la vista e che morì nel 1964 nell’ospedale di Voghera. Dopo il restauro della casa natale di Pogli (completato 15 anni or sono), l’apertura di un museo al piano terra nella canonica della parrocchia di Santo Stefano (avvenuta 13 anni fa) e dedicato al “venerabile” e l’inaugurazione (avvenuta nel 2005) di un pilone commemorativo in località Marta, il luogo nel quale il frate perse la vista, è stato creato un percorso cittadino, nel quale sono stati installati dei pannelli tattili e descrittivi che identificano i luoghi in cui il Frate ha vissuto. L’iniziativa era necessaria in quanto soprattutto in primavera ed estate c’è un continuo pellegrinaggio di numerosi fedeli per recarsi nella frazione ortoverese per conoscere più da vicino la realtà del monaco eremita cieco dell’Ordine di Don Orione.
Il comune di Ortovero, in collaborazione con la parrocchia di Santo Stefano, con il comune di Ponte Nizza, con il comitato Frate Ave Maria, la confraternita di Sant’Antonio Abate e l’Unione sportiva di Pogli, ha ritenuto opportuna la realizzazione di un arredo urbano e di dispositivi che potessero favorire la visita nei luoghi legati alla storia di Cesare Pisano. Sono sei pannelli posti nella Frazione di Ortovero per identificare l’itinerario che i fedeli ed i turisti possono compiere tranquillamente a piedi. Il percorso inizia dalla casa natale del frate e si conclude con
La visita al Museo, collocato al piano terra della canonica, a fianco della chiesa parrocchiale ed accanto alla statua bronzea del “venerabile”, realizzata con il contributo della Fondazione Carisa.
CLAUDIO ALMANZI