VENEZIA. Alla “Biennale delle donne”, così come molti critici l’ hanno già definita, sono stati consegnati i premi.
I quattro riconoscimenti più importanti sono andati ad altrettante artiste: Sonia Boyce, Simone Leigh, Katharina Fritsch e Cecilia Vicuna.
Alla cerimonia, che si è svolta a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, a consegnare i premi sono stati il presidente Roberto Cicutto e la curatrice dell’edizione di quest’anno Cecilia Alemani.
I premi sono stati assegnati dalla giuria internazionale, nominata dal Cda della Biennale, su proposta della curatrice Cecilia Alemani e così composta: Adrienne Edwards (Presidente della Giuria), Lorenzo Giusti (direttore del GAMeC di Bergamo), Julieta González (direttrice artistica dell’Instituto brasiliano Inhotim), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (curatore) e Susanne Pfeffer (direttrice del Museuo MMK Moderne di Francoforte).
La cerimonia si è aperta con la consegna dei Leoni d’Oro alla carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch (1956, Germania), per il suo straordinario apporto alla scultura, ed all’artista cilena Cecilia Vicuña (1948, Santiago del Cile), per lo sguardo rivolto per decenni alle epistemologie non occidentali, al femminismo e all’ecologia.
Le menzioni speciali sono state invece assegnate a Shuvinai Ashoona e Lynn Hershman Leeson, ed ai Padiglioni della Francia (ai Giardini) e dell’ Uganda (a Palazzo Palumbo Fossati).
L’ edizione 2022 della Biennale veneziana ha assegnato i Leoni d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna, con la mostra “Feeling Her Way” di Sonia Boyce e per il miglior partecipante dell’Esposizione Internazionale “Il latte dei sogni” a Simone Leigh.
Il leone d’argento è stato dato infine all’artista libanese Ali Cherri (1976, Beirut). Quest’anno alla Biennale sono presentati 213 artiste e artisti provenienti da 58 nazioni. Solo 26 le artiste e gli artisti italiani, mentre ben 180 le prime partecipazioni nella Mostra Internazionale.
In totale le opere esposte sono 1433. La Mostra vede ben 80 Partecipazioni Nazionali ospitate oltre che negli storici Padiglioni ai Giardini ed all’Arsenale in tutto il centro storico di Venezia. Per la prima volta sono presenti alla Biennale cinque nazioni: si tratta di Repubblica del Camerun, Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman e Uganda, mentre la Repubblica del Kazakhstan, la Repubblica del Kyrgyzstan e la Repubblica dell’Uzbekistan partecipano per la prima volta con un proprio Padiglione.
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, è stato curato da Eugenio Viola. CLAUDIO ALMANZI