SAVONA– Oggi sono in programma un convegno ed una giornata interamente dedicata ai festeggiamenti per il venticinquesimo compleanno dell’ associazione ANTEAS di Savona.
A livello nazionale l’ Associazione Nazionale Tutte le Età attive per la Solidarietà era nata nell’aprile del 1996, ma a Savona venne fondata l’anno successivo.
“Questo pomeriggio- ci spiega il presidente della sezione savonese Giancarlo Debernardi- celebriamo la ricorrenza del 25esimo con un convegno aperto alla cittadinanza nella Sala Riunioni di Villa Cambiaso.
In mattinata, nella casa delle associazioni in via San Lorenzo, si è svolta l’assemblea del nostro direttivo, con l’approvazione del bilancio 2021 ed in graditissimo ed interessante incontro con il nostro presidente nazionale ANTEAS Loris Cavalletti”. Nel pomeriggio ci sarà il convegno con tutti i soci e la visita ad una delle dimore storiche più belle della Liguria: Villa Cambiaso.
ANTEAS oggi è presente su tutto il territorio nazionale con circa cinquecento associazioni di volontariato e di promozione sociale con circa 80 mila soci. Promossa originariamente dagli anziani e a questi prevalentemente rivolta, l’associazione ha ampliato negli anni il proprio pubblico di riferimento e oggi si rivolge a tutti coloro che condividono l’impegno della solidarietà civile e sociale, favorendo l’instaurarsi di relazioni autentiche fra le persone, promuovendo esperienze di cittadinanza attiva e combattendo le solitudini involontarie.
A Savona e provincia gli aderenti all’a ssociazione sono alcune centinaia ed operano in svariti ambiti del sociale e del volontariato.
“Da anni – conclude Debernardi- Anteas si occupa di assistenza, accompagnamento e trasporto per soci più fragili, Pet therapy nelle case di riposo, in presenza e da remoto, laboratori creativi per tutte le età, laboratori sperimentali di teatro e cinema, corsi, convegni, incontri, mostre, dibattiti sulle tematiche di attualità, attività sociali e ricreative, gite culturali e soggiorni, balli di gruppo, ginnastica dolce, Memory Training e altre attività legate ai progetti sull’invecchiamento attivo. Il fiore all’ occhiello però resta il progetto di avvicinamento tra le generazioni che viene attuato attraverso il gioco degli scacchi”. CLAUDIO ALMANZI