A Savona l’esposizione del pittore Ligustro. Una mostra speciale organizzata dall’Associazione “Aiolfi” per l’iniziativa “Vetrine d’Artista”.
A Savona l’esposizione del pittore Ligustro dal 2 luglio al 3 agosto
Iniziativa: Vetrine d’artista – sede Banca Carige, ex Carisa, corso Italia a Savona
Espone: LIGUSTRO ( Giovanni Berio, nato a Imperia nel 1924 ed ivi deceduto nel 2015)
Periodo: dal 2 luglio al 3 agosto 2021
Inaugurazione: 2 luglio 2021, ore 10; esposizione “speciale”
Curatore: Dr.a Silvia Bottaro, presidente Associazione “Aiolfi” no profit, Savona e critico d’arte
L’Associazione “Aiolfi” ha fortemente voluto presentare alla Città di Savona l’arte, raffinata ed intensa, di “Ligustro”.
Dopo aver svolto la sua attività nel mondo oleario, anche a livello internazionale, nel 1986 decise di cambiare vita e iniziò a dedicarsi alla pittura con acquerelli e pastelli.
Casualmente a Sanremo rimase colpito, acquistandole, da alcune penne tradizionali giapponesi per il disegno.
Iniziò, così, il suo amore per lo studio della cultura giapponese, dalla poesia “haiku”all’incisione con la tecnica nishiki-e, legata soprattutto al periodo Edo (tra il 1603 e il 1868).
E’ una tecnica molto complicata che richiede centinaia e centinaia di passaggi per la stampa;
infatti per ogni stampa possono essere necessari anche oltre 100 legni incisi specifici per ciascun particolare e per ogni colore.
L’opera viene incisa su carta pregiata giapponese.
Particolarmente significativa è la sua produzione artistica raffigurante immagini della Liguria, utilizzando il tipico stile giapponese.
Sceglie lo pseudonimo “Ligustro” quale “radice” evidente del suo legame con la terra natìa, imitando così la pianta mediterranea spontanea che con l’intreccio dei suoi rami flessibili crea legature in diversi lavori agricoli.
Ogni opera è una copia unica e normalmente Ligustro ha prodotto 4 copie per ogni stampa con colori e su carte diverse.
Ad esempio per realizzare la stampa “Le Bambole di Mary Hillier” ha inciso su ogni legno un singolo particolare dell’opera stessa.
Successivamente ha inchiostrato ciascun singolo legno e distintamente ha proceduto alla stampa, utilizzando molti passaggi, tramite baren su carta pregiata giapponese.
Tutti i 5.000 legni incisi, sono presso la biblioteca civica di Imperia dove è stata dedicata una sala.
Nel Paese del Sol Levante è molto noto.
Ha riscoperto, quindi, quest’arte antica giapponese realizzando i suoi colori (gusci d’ostrica “cotti” a 1200 gradi, poi polverizzati per il bianco; polvere di lapislazzulo per il blu; foglie d’oro e d’argento, cinabro cinese per il rosso).
Le tecniche utilizzate sono molte e mostrano una profonda conoscenza della storia, dell’arte, della letteratura del Giappone che un autodidatta come lui ha acquisito con grandissimo impegno.
Ligustro si dedicò anima e corpo, con tutta la sua creatività, alla xilografia. Incise centinaia di tavolette.
Di bosso, di noce, di melo, di ciliegio.
I suoi studi di perito chimico lo hanno aiutato a risolvere molti problemi tecnici e l’uso della lacca.
Le sue incisioni creano davvero un mondo di poesia.
Sue opere sono o sono state esposte a Berlino e Bruxelles, tra le altre città, oltre ad un grande nucleo conservato presso la Biblioteca civica di Imperia.
Importanti e pregiati lavori si trovan presso il Museo Chiossone di Genova, l’Archivio Centrale dello Stato a Roma e la Fondazione Mario Novaro di Genova.
Il suo lavoro, così intenso, particolare, cospicuo, ha, certamente, contribuito a rafforzare i legami tra Italia e Giappone.