Il sindaco Marco Bucci e il presidente del Consiglio comunale Alessio Piana hanno partecipato questa mattina alla cerimonia in onore delle vittime del coronavirus, indetta da Anci nazionale in tutti i Municipi d’Italia.
A Genova, come in tutte le città italiane, alle 12 in punto al rintocco dell’orologio di palazzo Tursi, le bandiere sono state poste a mezz’asta ed è stato osservato un minuto di silenzio ad opera dei rappresentanti delle istituzioni locali in segno di lutto e di solidarietà.
Al fianco di Bucci e Piana erano presenti il vicesindaco Stefano Balleari e un agente della Polizia locale con il gonfalone della città.
“Stiamo combattendo contro un nemico invisibile che sta lasciando sul campo numerose vittime, ha detto il sindaco Marco Bucci.
La giornata di oggi è dedicata a chi non c’è più, e penso soprattutto ai genovesi. A loro va il mio pensiero commosso, il mio ringraziamento sentito per quanto hanno fatto per la nostra città e la nostra comunità. Ai loro familiari va il mio abbraccio a nome di tutta la famiglia di Genova: non siete soli, con voi c’è la vicinanza di una città intera.
Il mio saluto e un forte incoraggiamento – ha continuato il sindaco – va ai concittadini che in queste ore stanno affrontando il Covid 19: chi a casa, chi nel letto d’ospedale. Continuate a lottare per tornare a vivere al più presto la bellezza della nostra Genova. Noi genovesi siamo abituati alle sfide: siamo abituati a combattere contro gli imprevisti, siamo abituati a vincere le lotte più difficili, siamo abituati a rimonte impossibili. Ma soprattutto, siamo abituati a vincere!”.
“Vorremmo dare un messaggio di speranza e di presenza delle istituzioni – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Alessio Piana – non soltanto al fianco di tutte le famiglie che hanno subito un lutto, ma anche accanto a tutti coloro che in prima linea si stanno attivando a livello di paese e nella nostra città per combattere questo nemico invisibile. Un grazie particolare dall’amministrazione comunale e dal Consiglio a tutti i medici, agli infermieri, al personale della sanità, della protezione civile, a tutti i dipendenti del Comune e aziende, della Polizia locale, agli operatori dell’informazione, insomma a tutti coloro che garantiscono, in sicurezza, i servizi essenziali”.