Domani, martedì 6 febbraio, in occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, alle 14,30 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, organizzato dal consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova, con il patrocinio del Comune, si svolge l’incontro “Aspetti giuridici, culturali e sanitari delle Mutilazioni genitali femminili e il fenomeno delle spose bambine”.
L’infibulazione, seondo i dati Unicef, riguarda nel mondo 125 milioni di donne. Ma non è un problema solo africano, della penisola araba e del sud est asiatico: secondo studi recenti si calcola che in Europa ci sia la presenza di 550 mila immigrate con mutilazioni genitali (in Italia sarebbero da 61 a 80 mila). Per quanto riguarda i matrimoni tra bambine e uomini molto più anziani i casi più numerosi si registrano in Niger, Repubblica Centroafricana, Chad e Bangladesh ma anche in alcuni Paesi occidentali la legge non tutela le minori: è il caso degli Stati Uniti dove un’organizzazione non governativa ha contato 238 mila matrimoni con bambine tra il 2000 e il 2010.
Al convegno partecipano l’assessora alle Pari Opportunità del Comune, Arianna Viscogliosi, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Sandro Vaccaro e i rappresentanti di Unicef e Amnesty International.
I relatori affronteranno gli aspetti giuridici (Gabriella de Filippis e Alessandra Volpe), medico-sanitari (Rosanna Sarli, medico ginecologa) e socio-culturali (Andrea Pasqualetti, responsabile Amnesty International sezione Liguria) in particolare del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili.
L’evento, per gli avvocati, è valido ai fini della formazione professionale continua e riconosce 3 crediti formativi.