Mostra personale di Enrico e Francesco Masala nella Gallery Malocello di Varazze dal 24 al 30 agosto.
Da lunedì 24 a domenica 30 agosto 2020, la “Gallery Malocello” di Varazze, via Malocello n.37, ospita la mostra personale dei pittori Enrico e Francesco Masala: due stili diversi e una passione in comune … l’Arte.
L’esposizione, allestita in locali sanificati nel rispetto delle ordinanze emanate dalle competenti autorità, in seguito all’emergenza epidemiologica da coronavirus, è organizzata con la collaborazione dell’Associazione Artisti Varazzesi e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Varazze.
La mostra resterà aperta e visitabile tutti i giorni dalle ore 18:00 alle 23:00. Ingresso libero.
«Dopo il successo ottenuto lo scorso mese di febbraio ad “Arte Genova” – ha dichiarato Corrado Cacciaguerra, presidente del Gruppo Artisti Varazzesi – siamo lieti di ospitare qui a Varazze, nella nostra accogliente “Gallery Malocello”, i due fratelli Masala, Enrico e Francesco, animati dalla comune passione per la pittura, che esprimono con stili completamente diversi, ma sono uniti nell’amore per l’arte, nelle sue molteplici forme espressive.»
Enrico Masala
La pittura di Enrico Masala si avvicina ad un verismo neoclassico tendente all’iperrealismo. Egli infatti viene attratto da immagini di vita quotidiana, piuttosto che da animali o scorci caratteristici. L’attenzione per i particolari lo riporta alla sua nascita artistica come orafo, allievo del famosissimo Giulio Sforza.
Masala nutre una passione per il bello, ed i gioielli da lui ideati e realizzati ne sono un classico esempio.
Successivamente, come il fratello Francesco, sente il desiderio di esprimere la sua arte anche attraverso la pittura. La propensione alla precisione del tratto lo porta inizialmente a realizzarsi attraverso quel figurativo che non è altro che la base solida e indispensabile per manifestare la pittura iperrealista.
Francesco Masala
«Di notevole fascino è la pittura di Francesco Masala. I suoi paesaggi non sono imitati, ma interpretati. Lo spazio urbano si arricchisce di edifici e strade estroflesse. La veduta urbana è trasfigurata, inedita, ma non priva di una narrazione minuziosa e sensibile ai dettagli per accogliere ogni sollecitazione emotiva.
Gli elementi architettonici, spesso di citazione classica, perdono il loro carattere possente per assumere movimenti inediti, i quali fungono da matrici motorie dell’opera, sviluppandosi secondo direttrici intersecanti. Lividi bagliori ammorbidiscono le forme compositive della scena, inducendo il segno pittorico ad essere talune volte più contratto, altre più morbido.
Tutti gli elementi rappresentati si sviluppano mediante torsioni e modulazioni proponendo infinite variazioni di visualizzazione degli stessi. Ne risulta una composizione insieme potente e instabile per lo scontrarsi e l’inclinarsi dei volumi che creano dilettevoli suggestioni di movimento sonoro. Lo squarcio urbano è come all’interno di un tema musicale, sempre nuovo, vario, ora assume accenti esaltanti, ora euforici, ora felici.» – (Prof.ssa Mattea Micello – storico e critico dell’arte)
Prossima mostra in programma nella Gallery Malocello: – dal 31/08 al 6/09 Enrico Andreoli.