Il marchingegno posizionato a terra si chiama “Tommy”. Debutta a Genova il sistema di protezione dei parcheggi delle persone con disabilità, per evitare la sosta di chi non è autorizzato.
In sostanza, è una specie di antifurto che attiva una sirena quando qualcuno parcheggia abusivamente in uno stallo riservato.
Nei giorni scorsi sono stati installati dieci apparecchi in città, che saranno in sperimentazione gratuita per il Comune di Genova nei prossimi 12 mesi.
A richiedere l’attivazione del progetto era stata la Consulta comunale dei disabili e il Comune ha quindi sottoscritto un protocollo d’intesa con Aci Infomobiliy spa.
Attualmente a Genova ci sono 220 stalli personalizzati, assegnati cioè a un disabile particolare, a cui si aggiungono 1.050 stalli liberi, sui quali possono parcheggiare tutti i titolari di contrassegno.
La sperimentazione riguarda dieci stalli personalizzati in diversi Municipi, scelti tra quelli per i quali la Polizia locale ha ricevuto più segnalazioni di occupazione abusiva.
Il dispositivo viene installato a terra, nello spazio sosta riservato, e tramite un sensore collegato al Wi-Fi verifica l’occupazione dell’area da parte di un autoveicolo, attivando un allarme in presenza di veicoli non autorizzati, che si interrompe quando il parcheggio viene liberato dal trasgressore o se viene disattivato con il telecomando in dotazione al titolare della concessione.
Il sensore è conosciuto come Place4Me o Tommy (quest’ultimo dal nome del figlio disabile dell’ideatore) e offerto da un raggruppamento di aziende che si è aggiudicato la gara indetta da Aci Infomobility spa.
“Pensiamo a Genova come una città accessibile, accogliente e ospitale per tutti, a partire dalle persone con disabilità, ma anche come una città aperta all’innovazione e alla sperimentazione” ha spiegato l’assessore comunale Matteo Campora.