Prima l’accoglienza nel nostro Paese, poi l’attività di accattonaggio in trasferta con la tattica di impietosire anziani e donne anche con la scusa di essere appena scampati dalla guerra.
Quattro africani, senegalesi e ivoriani, oggi sono stati fermati e allontanati dagli agenti della Polizia Municipale di Bordighera sulla base dell’ordinanza del sindaco Giacomo Pallanca, che prevede l’allontanamento dei mendicanti, e a seguito delle numerose richieste di residenti e commercianti.
Secondo gli investigatori, i quattro riuscivano a racimolare fino a 150 euro al giorno a testa, anche se la media risulterebbe di circa 100 euro.
In questo caso non si tratta di richiedenti asilo, ma di migranti africani che ormai erano riusciti a ottenere i permessi di soggiorno e che risultano residenti a Genova.
Secondo l’indagine degli agenti della Polizia Municipale, gli immigrati si muovevano spesso nella riviera di Ponente, anche nei giorni festivi, per svolgere l’attività di accattonaggio perché evidentemente non erano stati formati abbastanza e in ogni caso non avevano trovato un impiego in Italia.
E’ stato quindi accertato che i quattro giovani arrivavano alle 9.30 e ripartivano alle 18.30: “Un lavoro come tanti”. Ma esentasse. A Bordighera si piazzavano davanti ai supermercati e in via Vittorio Emanuele II, all’altezza del cinema Olimpia.
Gli agenti, però, sospettano anche che gli africani facciano parte di una sorta di organizzazione che dal capoluogo ligure smista i migranti in vari Comuni per svolgere l’attività di accattonaggio, i cui proventi potrebbero in parte finire nelle mani di gente senza scrupoli.