Patteggiamento anche per Paolo Emilio Signorini. Spinelli deciderà entro domenica
Colpo di scena nella maxi inchiesta per corruzione, durata quattro anni con pedinamenti e una valanga di intercettazioni, che ha scosso la Liguria e ha portato alle dimissioni da presidente della giunta regionale di Giovanni Toti.
L’ex governatore ligure oggi ha riferito di avere raggiunto un accordo con la Procura di Genova per patteggiare due anni e un mese di pena da convertire in 1500 ore di lavori socialmente utili (con in più la restituzione da parte del Comitato Toti delle somme direttamente contestate, circa 80mila euro, convogliate al suo comitato politico).
Ora la decisione finale spetta al giudice per l’udienza preliminare, che dovrà fissare una data per l’udienza.
Con questo patteggiamento, Toti evita il processo, ma l’accordo non mancherà di generare un acceso dibattito pubblico.
L’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova ed ex amministratore delegato di Iren Paolo Emilio Signorini ha anch’egli concordato un patteggiamento con la Procura, stabilendo una pena di tre anni e cinque mesi.
Inoltre, Signorini dovrà affrontare una confisca di oltre 100mila euro e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici. Anche in questo caso, sarà il gup a decidere se accogliere la richiesta di patteggiamento.
Pure l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, 84 anni, sta valutando il patteggiamento.
“Abbiamo ricevuto una proposta dalla Procura – ha spiegato oggi l’avvocato Sandro Vaccaro che lo assiste insieme ai colleghi Andrea Vernazza e Francesca Pastore – e dobbiamo fare una serie di considerazioni. Decideremo entro domenica”.
La pena proposta si aggirerebbe intorno ai tre anni come per Signorini.
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