Accountability e comunicazione e l’Oscar di Bilancio. La cultura della sostenibilità aziendale deve essere alla base della rendicontazione sociale che istituzioni, imprese e terzo settore sono chiamati a fare, in omaggio alla tanto sospirata trasparenza, a favore dei loro interlocutori.
La tappa genovese del roadshow “Valore condiviso- il futuro della rendicontazione si scrive oggi” ha permesso alla delegazione ligure di organizzare un incontro in Confindustria Genova tra diversi attori sociali, con l’intento di diffondere la partecipazione all’Oscar di Bilancio, partendo da quella premessa.
Nell’occasione, si è data voce ad esponenti di settori molto diversi – dal terzo settore alla logistica, passando per istituzioni e associazioni di categoria.
Tutti concordi nel parlare di rendicontazione con un occhio al futuro, per comunicare con efficacia e trasparenza i risultati raggiunti, per sviluppare nuove strategie.
I vincitori delle passate edizioni Oltre hanno dato efficace testimonianza del percorso che porta ad elaborare i migliori bilanci. Hanno raccontato l’emozione del Premio, come incitazione a perseguire gli sforzi impliciti nel percorso di rendicontazione.
Ad esempio, Ports of Genoa ha sottolineato il lavoro del cluster e la necessità di comunicare un sistema con lo strumento del bilancio sociale. Costa Edutainment ha portato l’esperienza nel settore di riferimento, ovvero ciò che si fa in Acquario e nelle altre strutture del gruppo, parlando, fra l’altro, della necessità di trovare le giuste metriche per valorizzare l’impegno ambientale di un’impresa come la loro.
ERG ha insistito sull’engagement e, quindi, la responsabilizzazione delle persone in azienda, nell’agire concretamente la sostenibilità e la rendicontazione nella transizione ecologica. Interessante anche lo spaccato sulla logistica con i suoi novanta miliardi di fatturato come comparto italiano, in gran parte formato da piccole imprese.
Per questo si sta facendo un lavoro culturale sull’ecosistema, partendo dai grandi gruppi per influenzare i piccoli, con un percorso articolato detto “protocollo sulla sostenibilità”. Altrettanto interesse ha suscitato Confcooperative-Federsolidarietà, associazione di categoria nazionale delle cooperative sociali, che ha raccontato la transizione in essere del Terzo settore nell’approccio alla misurazione e rendicontazione, unita alla necessità di ricercare metriche sull’impatto sociale dei servizi alla persona, che possano risultare il più possibile univoche, sulle quali anche la Commissione europea si sta interrogando.
Il Presidente dell’Associazione di imprese Eticlab ha parlato del ruolo della sensibilizzazione ad agire sostenibile, con azioni formative e testimonianze di imprenditori e manager illuminati, che comprendono la necessità di consapevolezza e cambiamento.
Interessanti poi le conclusioni di Maurizio Astuni della Fondazione OIBR che in qualità di commercialista ha parlato di come gli enti debbano dotarsi di metodologie di valutazione di impatto sociale da utilizzarsi sia come strumento di comunicazione sia per stabilire obiettivi a medio lungo termine, per una condivisione interna ed esterna.
Evitare bilanci prolissi è stato l’invito forte, per valorizzare i contenuti con una buona comunicazione. FERPI è protagonista di innovazione con l’Oscar di bilancio alla 59° edizione, per il road show che sta raccogliendo grade successo in giro per l’Italia, per il nuovo premio speciale della Generazione Z e per la revisione delle categorie di partecipazione. Roberto Polleri