Violenza sessuale, altro caso di false accuse. Un animatore di 50 anni, Claudio Briglia, di Camporosso (Imperia), è stato assolto in Appello dall’accusa di aver abusato della domestica 28enne, di origini moldave, in quanto avendo la mano semi amputata non avrebbe mai potuto afferrarla, cercando di spogliarla, come testimoniato dalla parte offesa.
Lo scorso undici maggio, in primo grado, l’innocente era stato condannato a 2 anni e 6 mesi dal Tribunale di Imperia. L’imputato oggi è stato assolto perchè il fatto non sussiste sotto il profilo della contraddittorietà della prova. Infatti, il racconto della presunta vittima non è stato ritenuto del tutto attendibile.
“In realtà sono stato vittima di un complotto. Ho vissuto anni d’inferno e ho rischiato di perdere il lavoro” ha in sostanza dichiarato Claudio Briglia alla fine dell’incubo.
L’episodio di cui si discuteva al processo risale al 2013, quando il 50enne era stato accusato di essersi denudato mentre la domestica stava sistemando casa, cercando di aggredirla sessualmente.