Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso di un comitato di cittadini che chiedeva di mantenere la gestione autonoma del servizio idrico a Varese Ligure, nello spezzino.
I magistrati amministrativi hanno giudicato anche “inutili e dannosi” per il Comune i procedimenti formali conseguenti alla petizione per l’acqua pubblica.
Si tratta del gruppo “Varese per l’acqua pubblica” che nel settembre 2021 aveva chiesto al Comune di mantenere la gestione idrica locale in capo alla società Sviluppo Varese e di revocare la delibera di consiglio comunale con cui si prendeva atto della cessazione autonoma del servizio idrico integrato a favore del gestore unico Acam Acque spa.
“La decisione sulla gestione autonoma non spetta al Comune, ma è di competenza esclusiva dell’ente di governo d’ambito che si è già espresso negativamente”, scrive il Tar nella sentenza.
“Vanno escluse, come accaduto nel caso in questione – si legge ancora – domande manifestamente infondate, volte soltanto a gravare l’amministrazione di inutili adempimenti formali, in violazione del canone costituzionale del buon andamento: i rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione vanno improntati ai principi della collaborazione e della buona fede. L’aggravamento del procedimento si può verificare, come accaduto, quando le istanze non abbiano altro scopo che nuocere all’Amministrazione pubblica, imponendole un’attività procedimentale del tutto inutile”.