Acqua salata dai rubinetti e frequenti black out idrici. Monta la protesta nel Comune di Andora per chiedere di far fronte all’emergenza idrica che sta interessando la zona da diversi giorni.
Ieri una partecipata assemblea pubblica ha stabilito che un comitato di 12 persone monitori giornalmente l’andamento della crisi, chiedendo di essere ascoltati dal sindaco e dalle autorita’ idriche ogni sera alle 17 per fare il punto della situazione, ma e’ stata chiesta anche la sospensione con effetto immediato del pagamento dell’intera bolletta a titolo cautelativo.
A coronare queste iniziative, e’ stata fissata per il 28 luglio la “via crucis dell’acqua”. Si tratta di una manifestazione pubblica per chiedere l’intervento della Protezione civile nazionale e della presidenza del Consiglio dei ministri a supporto di quanto stanno disponendo il Comune, la Regione e l’Ato.
L’assemblea cittadina ha inoltre deciso di procedere con una denuncia immediata alle autorita’ sanitarie e ai carabinieri di qualsiasi situazione non conforme alla potabilita’ dell’acqua invitando i cittadini a recarsi alla stazione dei carabinieri e a scrivere alla Asl2.
Nel frattempo, il sindaco di Andora Mauro Demichelis, che ha depositato un esposto in Procura sulla gestione della crisi idrica, ha chiesto all’Ato di sciogliere la convenzione con il gestore dell’acquedotto Rivieracqua.