SAVONA – Giornata spettacolare nella “Baia del Sole” oggi per il tentativo di record mondiale, poi ampiamente riuscito. Alassio torna così in possesso del record che già in passato aveva conquistato nella specialità della Longe di Marcia Acquatica.
In tanti: ben 721 i partecipanti fra i quali il sindaco Marco Melgrati in testa, decine di Vip, di personaggi del mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria, del giornalismo, della cultura, insieme a tanti turisti ed appassionati con Rinaldo Agostini a chiudere la fila. Forse ha portato bene ritentare il tentativo nella stessa data del 6 ottobre che aveva già accompagnato la “Città del Muretto” sul tetto del mondo.
Ma quella di oggi non è stata solo una giornata del sigillo di un record, quello della serpentina di water walkers più lunga del mondo, ma un evento bellissimo, di raro entusiasmo, che ha sottolineato come Alassio, il suo mare, la sua spiaggia, il suo clima siano il luogo ideale dove praticare questa disciplina sportiva.
Il Circolo Nautico Al Mare di Alassio, accogliendo al proprio interno il water walking, ha dimostrato ancora una volta di vederci lungo e di conoscere bene il mare e le sue incredibili potenzialità: “Anche oggi- ci ha detto Ennio Pogliano, presidente del Cnam- abbiamo dimostrato che qui il mare è praticabile ben oltre la stagione estiva e consente lo sviluppo e la pratica di attività sportive acquatiche, tutto l’anno. Stamattina la temperatura del mare era di 23°, quella esterna è andata da un minimo di 20 a un massimo di 25 gradi…Direi che questo la dice tutta su cosa siano Alassio e la sua Baia”.
Con 721 partecipanti Alassio si è dunque riappropriata del record mondiale. Fra i partecipanti naturalmente tanti alassini, ma anche cittadini venuti dalle località vicine e tanti stranieri, soprattutto francesi e tunisini, da località dove la marcia acquatica è sport già molto praticato.
Lo scorso anno con una certa fatica Alassio aveva conquistato il record con 251 persone in acqua- spiegano le organizzatrici Lorena Rasolo e Maddalena Canepa- Quest’anno il risultato è andato ben oltre le attese, davvero non avremmo mai immaginato di arrivare a tanto. Per questo dobbiamo ringraziare una infinità di persone che ci hanno dato una mano. E’ stata una grande emozione per una due giorni di agonismo e divertimento, costata sì tanto lavoro nei mesi precedenti, ma con un risultato che è andato oltre ogni più rosea previsione”.
Alla Rasolo ed alla Canepa, insieme al compianto Roberto Gravagno, cui l’evento di questi giorni è intitolato, si deve la nascita di un movimento che con questo straordinario successo, unito alla partecipazione ai Giochi del Mediterraneo da Spiaggia durante l’estate scorsa, sta sempre più invadendo le nostre coste.
“Un regalo più grande non mi si poteva fare- gioisce Roberta Zucchinetti, consigliera incaricata allo sport del Comune di Alassio, anche lei in acqua insieme a buona parte dell’Amministrazione Comunale alassina- Ho festeggiato il mio compleanno in mare, che da sempre considero il mio elemento naturale, con una giornata di splendido sole e contribuendo a consegnare alla mia città un record mondiale. E’ stato davvero un evento straordinario, ottimamente organizzato e molto partecipato. Siamo appena tornati sulla spiaggia dopo i tre chilometri e stiamo già guardando alla prossima edizione”.
Grande soddisfazione ha espresso anche l’assessore al turismo e vice sindaco alassino: “E’ la Alassio che ci piace- ha detto Angelo Galtieri- viva, partecipata, attiva, entusiasta e anche un po’ agonista e campanilista. Tanta gente, tanta visibilità: è questa la vera promozione della città. L’hanno ben compreso anche gli albergatori che hanno dato ampia pubblicità dell’evento presso i loro ospiti contribuendo in maniera significativa al raggiungimento del record. E’ stato davvero un grande lavoro di squadra”.
Ma non è finita: appena siglato il nuovo record è già partita un’altra sfida: “La Tunisia ha già rilanciato- ci hanno spiegato le padrone di casa Maddalena e Lorena – Tenterà di raggiungere, nel luglio prossimo quota 1000… se lo farà… sapremo come rispondere!”.
CLAUDIO ALMANZI