ALASSIO- “Nella Città del Muretto” sono state realizzate importanti iniziative: un convegno, le attività nella piscina comunale e la gestione della Caffetteria della Biblioteca. Nella Piscina di Alassio ed all’ Auditorium Roberto Baldassarre della Biblioteca Civica Renzo Deaglio, ha preso forma e si è concluso il progetto “Alassio4all. A patto che sia normale: pensieri e storie di inclusione”.
“L’Assessorato alle Politiche Sociali – ci hanno spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali Franca Giannotta e l’Assessore alle Pari Opportunità Patrizia Mordente, che con la Presidente del Consiglio con delega allo Sport Roberta Zucchinetti hanno patrocinato e organizzato l’evento – da anni sostiene insieme alla partecipata Gesco, un progetto che prevede attività di psicomotricità traslate in acqua con percorsi di autonomia definiti ad hoc per ogni soggetto anche attraverso la comunicazione aumentativa alternativa che è un approccio che si propone di offrire una modalità alternativa a chi, oltre ad essere escluso dalla comunicazione verbale e orale a causa di patologie congenite o acquisite presenta anche deficit cognitivi, più o meno severi. Così la Dott.ssa Federica Calabrese, supervisore del progetto ISA, nonchè insegnante della classe IV del Liceo Scienze Umane Maria Ausiliatrice di Torino, in collaborazione con gli istruttori di nuoto della GESCO, ha coinvolto i propri studenti nella decodificazione degli spazi della piscina di Alassio in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) al fine di renderli più funzionali ed accessibili”.
Il progetto è stato attuato nella piscina di Alassio: “Si tratta della prima esperienza di CAA presso una piscina ligure- hanno detto la Giannotta e la Mordente- abbiamo voluto valorizzare e promuovere anche le diverse esperienze di inclusione e accessibilità attuate della nostra cittadina su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche come il Peba, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, importante strumento per l’ accessibilità, finalizzato alla indipendenza e piena partecipazione di tutte le persone alla vita sociale, non solo disabili, così da garantire una città senza barriere e inclusiva; il progetto “Nonunomeno social Bar”, concreto progetto di inclusione svolto nella caffetteria e tavola calda della biblioteca; il Sostegno educativo, Creativa-mente e lo Spazio genitori: una serie di interventi volti all’inclusione di minori disabili e sostegno alle loro famiglie”.
Riguardo alla Caffetteria la Giunta Comunale ha deliberato il prosieguo del progetto di inclusione attiva di soggetti con bisogni speciali per la gestione del servizio presso la Biblioteca. “NonUnoMeno” è il progetto scaturito nell’ottobre del 2012, all’interno della Caffetteria della Biblioteca Civica di Alassio, all’epoca concessa in convenzione dal Comune all’Istituto Alberghiero Giancardi, per la gestione del servizio bar. L’obiettivo dell’intervento consisteva nello sperimentare un ambiente di apprendimento in situazione reale per un gruppo di allievi con bisogni speciali e con un percorso formativo individualizzato.
Grazie alla collaborazione tra la Cooperativa Jobel, l’ANFFAS, gli Istituti Alberghieri di Alassio e Finale, in rete con i Comuni del comprensorio, Servizi di inserimento lavorativo disabili, il Centro di salute mentale di Albenga, i Centri per l’impiego di Albenga e gli enti di formazione NonUnoMeno ha saputo crescere. Oggi è un bar, un’osteria, un bistrot. Sono locali per la ristorazione e la caffetteria, nel Ponente ligure, non solo nella caffetteria della Biblioteca alassina.
“Si tratta di un progetto che è partito proprio da qui, dalla biblioteca di Alassio – spiegano Franca Giannotta, Assessore alle Politiche Sociali, e Paola Cassarino Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio – e che si sta diffondendo presso altre istituzioni e soggetti pubblici a livello regionale e nazionale, impegnati nel terzo settore. Logico pensare quindi a proseguire su questo percorso con un nuovo rinnovo del rapporto di collaborazione, non solo per l’importante finalità socioeducativa, ma anche per la qualità del servizio”.
La Caffetteria della Biblioteca è forse poco conosciuta, ma in realtà offre un servizio non solo ristretto ai fruitori della biblioteca stessa. Offre una vista mozzafiato e pranzi con cibi totalmente preparati dai ragazzi inseriti nel progetto. Non solo: grazie alla stretta collaborazione con lo staff della biblioteca collaborano fattivamente nell’organizzazione di laboratori di cucina per bambini.
Il bar della biblioteca civica, infatti, per le sue insite caratteristiche ha rappresentato e rappresenta una location ideale per poter sperimentare il progetto realizzando una gestione dell’attività di bar-caffetteria-tavola calda accogliente, un punto di ristoro, un’attività di banqueting di qualità e nel contempo diventare un laboratorio esperienziale per i ragazzi con bisogni speciali, con potenzialità a diventare nel tempo un modello di impresa sociale con un alto livello di inclusione e un’opportunità di apprendimento e di crescita per gli allievi in situazione di handicap.
CLAUDIO ALMANZI