SAVONA – Mattinata speciale ad Alassio per la visita, nell’ambito del Festival della Cultura ai tre più importanti pittori della storia alassina: Richard West, Carlo Levi ed Alberto Beniscelli.
La visita, accompagnati dal professor Bruno Schivo, ai tre studi degli artisti dal titolo: “Pittori ad Alassio: West, Levi e Studio Beniscelli” è stata l’ occasione per ammirare le opere dei tre Maestri nella Pinacoteca West, in Viale Hanbury 17, nel Museo Levi, in via Gramsci, 58 e nella Casa Studio Beniscelli, in Passeggiata Dino Grollero, 6.
La giornata proseguirà oggi al Grand Hotel Diana, con l’intervista a Gerry Scotti, da sempre presentatore della serata finale del premio Alassio Cento Libri. Alle 18 all’Hanbury Tennis Club altro appuntamento culturale imperdibile: “Vittoriani ad Alassio” con Alessandro Bartoli, Denis Dardani, Lady Carolyn Hanbury e Jacqueline Rosadoni Poole. Infine alle 21 e 30 in piazza Partigiani si svolgerà la cerimonia di premiazione di Nadia Terranova che, con il romanzo “Addio Fantasmi” (Einaudi), si è aggiudicata il premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa.
Anche domani proseguiranno le aperture straordinarie della Pinacoteca Richard West, della Memorial Gallery, della Pinacoteca e dell’ Archivio Carlo Levi e della Casa-Studio di Alberto e Giannetto Beniscelli.
“Abbiamo pensato- ci ha spiegato Paola Cassarino, assessore alla Cultura del Comune di Alassio- di salutare degnamente l’anniversario di questo importante obiettivo, i 25 anni del Premio letterario nazionale Alassio Cento libri- Un autore per l’ Europa, con un Festival della Cultura di Alassio. La nostra cittadina infatti da anni propone eventi culturali che vanno a formare un quadro d’offerta assai vasto, che volevamo far emergere attraverso un festival culturale che offrisse spunti di una Alassio protagonista non solo a livello locale, ma anche internazionale”.
Tornando alla mattinata dedicata ai tre grandi artisti di livello internazionale che hanno scelto Alassio, assai particolare è stata la visita allo studio di Beniscelli: “Forse quella di oggi- ha spiegato Bruno Schivo- è stata la prima visita ufficiale allo studio del Maestro Beniscelli da vent’anni a questa parte. Ciò è stato possibile grazie alla riuscitissima kermesse culturale voluta dall’ amministrazione alassina che ha consentito così a molti appassionati dell’arte e della storia locale di accedere a questo luogo”.
La visita alla casa di famiglia è stata l’occasione per ammirare il suo studio e decine di opere del grande artista fra le quali alcuni bozzetti delle opere che sono state esposte alla due Biennali veneziane a cui partecipò.
A delineare un quadro esauriente del Maestro Beniscelli (Genova, 1870- Alassio,1952) è stato, in maniera impeccabile, il suo omonimo nipote Alberto Beniscelli, docente di Letteratura Italiana all’ Università di Genova: “Mio nonno quando ottenne il prestigioso Premio Durazzo potè andare a Roma per perfezionare la sua arte, che comunque aveva già raggiunto livelli di eccellenza. Nel periodo romano frequentò Nino Costa ed il cenacolo di artisti anti accademici del gruppo: “In arte Libertas”. Le sue più assidue frequentazioni furono con Sartorio, Coleman, Calandi e Giuseppe Raggio. Mio nonno Alberto, alla morte di suo fratello dovette tornare a Genova e solo in seguito si trasferì ad Alassio. Due sono state le sue partecipazioni alla Biennale veneziana nel 1901 e 1903. Nel 1913 divenne Accademico di Merito all’ Accademia Ligustica delle Belle Arti di Genova, la scuola d’arte che aveva frequentato come studente”.
Beniscelli è stato anche un maestro nell’ affresco: fra le su opere murarie più belle vi sono quelle del Teatro Comunale di San Paolo in Brasile, la Madonna delle Grazie ad Alassio, la chiesa degli Scolopi a Finalborgo; gli affreschi nel Municipio e nella cappella di Punta Santa Croce ad Alassio.
Per poter accogliere adeguatamente noi ospiti ed i visitatori la famiglia Beniscelli ha dovuto impegnarsi, per diversi giorni, in un “tour de force” e spostare provvisoriamente decine di quadri di Giannetto Beniscelli (figlio di Alberto ed anche lui pittore, ma meno noto) per far posto alle stupende opere del padre, alcune delle quali dalle dimensioni davvero considerevoli.
“Quando questa esposizione dedicata al nonno sarà finita- ha detto in conclusione Alberto Beniscelli- i quadri di mio padre Giannetto torneranno al loro posto. Questa nostra casa alassina è sempre stata, grazie ad Alberto e Giannetto, un luogo accogliente, per artisti ed appassionati d’arte, e rimarrà tale anche in futuro: uno spazio dedicato alla cultura ed alla bellezza”.
CLAUDIO ALMANZI