Ad Albenga continua la strage di alberi in Centro. “I Comuni preferiscono tagliare le piante piuttosto che potarle o fare manutenzione nei parchi”.
E’ questo il commento più diffuso tra i tanti cittadini fermatisi ad assistere al taglio dei magnifici pini in via Papa Giovanni ad Albenga dove il Comune ingauno aveva già deciso da tempo di rifare i marciapiedi ed il manto stradale della via. Altri lavori che riguardano il taglio delle magnolie ed il rifacimento dei marciapiedi in Via Trieste si stanno svolgendo nella zona più centrale della “Città delle Torri”.
“Siamo rimasti attoniti – confessa con amarezza la professoressa Anna Tagliasacchi – alla vista dello scempio di pini meravigliosi che è stato fatto. Sembra quasi che nei Comuni, non solo ad Albenga, si sia diffuso l’odio per la natura e per la bellezza. Capiamo che ci sia paura per la sicurezza, che gli alberi possano rappresentare un pericolo, ma basterebbe potarli regolarmente, rispettarli di più”.
Dello stesso parere è anche un’altra abitante della zona, Rosa Daros, altrettanto delusa: “Ogni volta che possono tagliano gli alberi, con la scusa che rappresentino un pericolo. Certo vi saranno casi in cui effettivamente qualche pianta possa essere malata e sia giusto tagliarla, ma vedere questo massacro compiuto su viali interi lascia davvero attoniti. Ho saputo che comunque si tratta di decisioni presi dall’ Amministrazione Comunale con il beneplacito di tutti. In somma quando c’è da eliminare degli alberi sono tutti d’accordo”.
In Via Papa Giovanni, a suo tempo interpellati, gli agronomi esperti avevano affermato che lo stato di salute delle piante non avrebbe permesso interventi di contenimento delle radici. Il progetto da 290mila euro è stato finanziato dalla vendita della Casa dei quadrupedi. Ma una volta tagliati i pini, agli occhi di tutti i presenti, sono sembrati alberi dalla salute perfetta. “Lo stato in cui versava via Papa Giovanni era davanti agli occhi di tutti i cittadini – si difende però il vicesindaco, con delega ai Lavori Pubblici, Alberto Passino – Il restyling prevede la sostituzione dei pini con dei lecci, o altri alberi, adatti al nostro clima che sviluppino le radici in uno strato profondo del terreno e non superficialmente come invece facevano i pini. Saranno apportati anche gli adeguamenti necessari per l’abbattimento delle barriere architettoniche, migliorata l’illuminazione pubblica e posizionato un nuovo arredo urbano”.
Per quanto riguarda via Trieste invece protesta il presidente del consiglio comunale ingauno Diego Distilo: “L’amministrazione comunale ha deciso di tagliare le magnolie in via Trieste anche se in buono stato. Volendo ripristinare una porzione di marciapiede l’amministrazione ha oltretutto previsto che al loro posto verranno piantati altri alberi così ci sarà un Viale misto, un Viale Arlecchino. C’erano state tante segnalazioni, fra le quali le nostre, su marciapiedi e asfalti da riparare o pericolosi: gli interventi sono stati fatti ma ci si è mossi nel modo sbagliato”.
Resta il fatto che il taglio degli alberi in tutta Italia rappresenta un vero massacro per la natura e per la bellezza: si tratta di una strage di alberi che avviene imperterrita da Nord a Sud. Spesso si assiste a tagli indiscriminati e le zone maggiormente interessate sono quelle urbane proprio quelle nelle quali sarebbe necessario invece un maggior numero di piante ed un incremento delle zone verdi. Anche Albenga dunque, come tante altre città italiane, non si sottrae a questa triste abitudine volta a distruggere il verde, ad arrecare danni all’ambiente ed alla salute. Allora forse è giunto il momento che i cittadini facciano valere il loro diritto alla salute e si ribellino a questo massacro.
CLAUDIO ALMANZI