Savona. La Casa di Cura San Michele in Viale Pontelungo è l’ Ospedale che accompagna al definitivo recupero quei malati che hanno vinto quasi del tutto la battaglia contro il Coronavirus. E’ un luogo di cura che cerca di riportare i pazienti alla nuova vita, alla normalità dopo una esperienza che li ha segnati davvero fortemente.
E’ in questa struttura che, grazie ad una convenzione con la locale ASL, vengono ospitati i pazienti Covid che stanno meglio e sono stati perciò dimessi dagli ospedali con tampone ancora positivo. Non essendo ancora guariti del tutto ed avendo ancora bisogno di essere seguiti trovano qui un luogo di convalescenza prima di fare ritorno alle proprie case.
A raccontarci questo periodo di vita intermedia fra la terapia intensiva e la definitiva guarigione è una giornalista del “Decimonono” che è stata ospite della struttura della famiglia Nante ed oggi è guarita.
“L’obiettivo è quello di tornare presto a casa- racconta Milena Arnaldi, redattrice del Secolo XIX – Alla Casa di Cura San Michele si vive la fase del recupero dalla malattia. Sono i giorni in cui si fanno i conti con la spossatezza, con i muscoli che non rispondono, con la difficoltà di compiere i movimenti più banali. La voglia di tornare a casa dalle proprie famiglie è grande, ma le condizioni di salute non sono ancora al meglio e ci vuole pazienza, siamo ancora deboli”.
La Clinica San Michele è un ambiente sereno, quasi famigliare, dove si cerca di aiutare i pazienti a tornare alla normalità. Questo obiettivo viene perseguito da medici, Oss, infermieri, fisioterapisti: tutti quanti fanno squadra per stimolare la ripresa ed il recupero del paziente.
“Per fortuna possiamo parlare con gli altri pazienti- spiega la Arnaldi- grazie ai balconi delle nostre stanze che si affacciano sul parco, con gli alti pini che cingono la proprietà. Si respira aria fresca, si approfitta del calore del sole, ci si racconta i giorni di malattia per esorcizzare la paura, si fa ginnastica in compagnia, si commentano le notizie della tivù e quelle che leggiamo sul Secolo XIX, il giornale che ogni giorno arriva nelle camere. Ma il timore più grande è legato al tampone. A quel doppio esame che può determinate l’ uscita dalla struttura ed il ritorno a casa. Chi ha vissuto sulla pelle l’aggressività del Covid 19 non dimentica facilmente. Ecco perchè si gioisce tutti insieme quando uno di noi riceve il via libera, nel mio caso dopo 15 giorni, per ritornare a casa”. La Clinica “San Michele” ad Albenga rappresenta un patrimonio non solo sanitario, ma anche culturale e storico per la “Città delle Torri”.
La struttura di Pontelungo venne inaugurata il 20 ottobre 1964 dai coniugi Libero e Maria Rosa Nante ed è ancora oggi dopo 56 anni, sempre gestita dalla famiglia Nante, uno dei fiori all’ occhiello della sanità ligure.
CLAUDIO ALMANZI