SAVONA. 31 OTT. Quattro busti di pregio, realizzati da uno degli scultori più importanti dell’ Ottocento, verranno presentati questo pomeriggio ad Albenga. L’ appuntamento è per le 16 e 30 nella Sala del Camino di Palazzo Peloso Cepolla, sede della sezione Ingauna dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
“Si tratta- ci ha spiegato Josepha Costa Restagno dell’ Istituto Studi Liguri- di una scoperta di rilievo che sta a dimostrare la ricchezza del patrimonio culturale ed artistico della nostra città. Varni, fu un protagonista poliedrico della cultura ottocentesca. Queste sue ritrovate quattro opere saranno presentate da due validi studiosi come Caterina Olcese Spingardi e Luca Lanzalaco”.
A Palazzo Peloso Cepolla, la Olcese Spingardi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria e Lanzalaco dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri terranno una apposita conferenza dal titolo: “Santo Varni, protagonista poliedrico della cultura ottocentesca. Quattro sue opere inedite per Albenga”.
Fonte inesauribile di interesse da parte degli studiosi, come attestano recenti pubblicazioni, la vicenda di Santo Varni (1807-1885) verrà ripercorsa sinteticamente nei suoi tratti salienti: “ Egli fu – spiegano all’ Istituto Studi Liguri- scultore prolifico, docente esigente, collezionista vorace, studioso dai vasti interessi ed a lungo protagonista della vita culturale del suo tempo”.
Talento precoce ed allievo prediletto di Giuseppe Gaggini, del quale avrebbe preso il posto, completò la propria formazione a Firenze presso Lorenzo Bartolini, il maggiore scultore italiano dell’epoca. Apprezzato da una committenza altolocata, che incluse esponenti sia della casa reale, sia dell’aristocrazia e alta borghesia genovesi, fu in relazione con artisti e intellettuali italiani e stranieri e punto di riferimento per un’intera generazione di artisti. Le sue straordinarie collezioni, raccolte nella casa-studio di Genova, che alla sua morte avrebbe dovuto divenire un museo, furono invece purtroppo disperse.
“La presentazione di oggi – conclude la Costa Restagno- ha proprio lo scopo di introdurre il pubblico alla interessante scoperta di alcune sue opere inedite, rintracciate ad Albenga: si tratta di quattro busti conservati nella sala del Palazzo Comunale e nell’Ospedale di Albenga. Questa scoperta, che è una importante acquisizione per il patrimonio di scultura di Albenga, mette in luce come nella nostra città siano presenti importanti testimonianze non solo antiche e medievali, ma anche di epoca moderna”.
Sarà possibile visitare la sala del Comune sia al termine della conferenza sia nei due giorni successivi, grazie alla disponibilità dei giovani del FAI di Albenga Alassio. Gli orari di apertura saranno i seguenti: il giorno primo novembre, dalle ore 11 alle ore 12, e dalle ore 16 alle ore 18 ed il 2 novembre dalle ore 16 alle ore 18.
Infine l’ Istituto Studi Liguri ha anche annunciato che questa iniziativa sarà la prima di una lunga serie che verrà intrapresa in collaborazione con i Giovani del FAI di Albenga Alassio nell’ottica di lavorare insieme per la difesa e la tutela del patrimonio storico artistico della città di Albenga.
CLAUDIO ALMANZI