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Ad Andora il Velodromo che porta fortuna

In 23 anni il Velodromo del Mare di Andora ha visto la presenza di campioni mondiali ed europei, è stato per 5 anni Centro di Addestramento Federale alla Pista e di qui sono passati giovani talenti poi diventati professionisti. Il ricordo dell' attuale presidente Mariano Siffredi.

Il Velodromo del Mare (Foto Daros)

SAVONA. 12 MARZ. Dopo le vittorie dell’ “enfant prodige” Mirko Celestino (che ha raggiunto i più alti livello fra i professionisti) ed è l’ attuale CT della nazionale di MTBike, sono stati tanti i ciclisti che si sono allenati sul Velodromo del Mare di Andora ed hanno avuto fortuna. Sulla pista andorese, inaugurata 23 anni or sono, sono passati infatti personaggi di grande rilievo fra i tanti i pluricampioni del mondo Gianni Bugno, Urs Freuler e Bruno Vicino.

Nel 1997, all’inaugurazione di questa bomboniera per le due ruote, erano presenti oltre ai dirigenti regionali della Fci anche personaggi illustri fra i quali il campione del mondo Silvio Martinello, il presidente del Coni Lelio Speranza, i campioni Mirko Celestino, Silvio Caviglia, Marco e Roberto Villa, gli organizzatori Silvio Fini, Mario Cattaneo, Walter Greco e Renzo Cavalli, il direttore del mitico “Bollettino del Ciclista” Claudio Landrino e quelli che da allora in poi si sarebbero succeduti nel governo del ciclismo provinciale savonese fino ad oggi: Mario Olivero (che fu il primo direttore del velodromo) Renzo Dogliotti, Lusiella Manfrino e Piero Zangani. Fu inaugurato con la benedizione del vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, monsignor Mario Oliveri ed il discorso d’apertura dell’allora sindaco di Andora Pier Luigi Pesenti.

“Alla sua apertura – ricorda Mariano Siffredi, presidente dell’AS Andora – i tre presidenti delle società giovanili che avrebbero dovuto maggiormente utilizzare il nuovo impianto Giovanni Gaibisso (UC Alassio), Renato Borile (AS Andora) e Bruno Zanoni (UC Laigueglia) si dissero entusiasti per l’apertura di un velodromo che avrebbe potuto diventare un punto d’incontro e di stimolo per tutto il movimento. E così in effetti è stato, anche se le speranze di allora erano molto più ambiziose di quello che poi in effetti si è riusciti a realizzare”.

Il velodromo, in tutti questi anni avrebbe potuto essere meglio utilizzato e pubblicizzato, tuttavia vi si sono svolte decine di gare, alcune anche di rilievo, molte riunioni, centinaia di stage ed allenamenti ed è diventato per cinque anni sede di un CAS (Centro di Addestramento Sportivo del Coni) che ha ospitato oltre agli allenamenti dei ciclisti, dai giovanissimi agli amatori, dagli esordienti ed allievi, agli Under 23, a campioni di alto livello come Niccolò e Leonardo Bonifazio, i fratelli Canepa, Marco Olivieri, Mattia Cattaneo, Sabino Cannone, Marco Bonifazio, Ilio Ardissone, anche pattinatori ed atleti di altre discipline.

Le caratteristiche dell’ impianto (lunghezza alla corda 180 metri, sviluppo sulla curva 210 metri, altezza delle curve sopraelevate 1 metro e 82, illuminazione notturna, cronometraggio elettronico, pista interna di 300 metri per gimkane e gare promozionale) ne fanno un impianto ideale per svolgere allenamenti e gare, soprattutto per i più giovani, lontani dai pericoli della strada e del traffico.

“Ci auguriamo – conclude il presidente Siffredi – che questo bell’impianto che rappresenta, insieme al Carlini di Genova, l’unico velodromo della Liguria, possa continuare ad essere utilizzato, promosso e sostenuto per il bene del ciclismo e dei giovani”.

L’impianto andorese ha visto anche nascere e crescere numerosi talenti guidati per diverse stagioni, con amore, dal compianto ed impareggiabile Maestro federale del ciclismo Gisello Aresi e dagli allenatori della scuola della pista Bruno Zanoni, Serge Parsani, Claudio A. Benvenuto, Claudio Biancolillo e Paolo Caviglia. L’ elenco sarebbe lunghissimo. Proviamo a citarne alcuni (scusateci in anticipo per i tanti che mancheranno): i fratelli Silvia e Alessandro Borile, Marco Tomatis, Loris Cirino, Gianluca e Sabrina Godano, Manuel Donte, Giulia Esposito, Leonardo e Francesco Canepa, Filippo Bertone, Francesco e Marco Cardone, Silvio Gatti, Stefania e Sara Iberto, Barbara Barberis, Gloria Romano, Matteo Zanoni, Elviro Rolando, Mara Zanoni, Erika Brunetto, Gloria Vignola, Gloria Scarsi, Samuele Manfredi, Stefania D’Eramo, Matteo Gabelloni, le sorelle Camilla ed Alice Pesenti, per giungere fino ai professionisti Mattia Cattaneo, Luca Barla, Emanuele Caddeo, Silvia Borile, Leonardo e Nicolò Bonifazio, Leonardo e Francesco Canepa.

Ed a più di 20 anni dalla sua nascita se l’impianto è ancora vivo ed attivo lo si deve alla grande passione di tanti soci, volontari e dirigenti che da allora (quando il presidente Renato Borile con grande passione e generosità si buttò in questa grande impresa) fino ad oggi hanno dedicato e dedicano tanto tempo e passione al mondo delle due ruote.
CLAUDIO ALMANZI