Aveva colpito lo scorso 24 agosto nella zona pedonale della Spezia un uomo di ottanta anni e si era, poi, dato alla fuga.
Per questo gli uomini della Questura spezzina avevano avvito le indagini del caso e hanno identificato l’autore del gesto.
Si tratta di un afghano, venticinquenne, regolare sul territorio nazionale, identificato grazie ad una meticolosa analisi dei filmati tratti dalle telecamere di sicurezza installate nella zona ed alle testimonianze raccolte.
È stato così possibile accertare che quel sabato, in tarda mattinata, mentre l’ottantenne stava passeggiando in via Sapri, cadeva a terra dopo essere stato urtato con il manubrio della bicicletta da un giovane, che era al telefono e stava percorrendo l’area pedonale.
Alle rimostranze della vittima, anziché scusarsi, lo affrontava in modo minaccioso.
Nonostante la vittima cercasse di indietreggiare, per sottrarsi all’aggressione fisica e verbale, il giovane lo inseguiva nella vicina via Cristoforo Colombo dove, dopo essersi nuovamente avvicinato, lo colpiva con un pugno al volto, che lo faceva cadere a terra, procurandogli lesioni personali refertate dapprima al pronto soccorso, con prognosi di gg. 2 e di successivi 20 giorni.
Gli investigatori ricostruivano dettagliatamente la vicenda ed acquisivano alcune immagini, particolarmente nitide, sia dell’autore del reato che della dinamica, assolutamente casuale.
Gli accertamenti si concentravano, in particolare, sulla bicicletta, che nei giorni successivi veniva rinvenuta parcheggiata poco distante dal luogo dei fatti.
Le successive indagini in zona, con prolungati appostamenti di personale in borghese, permettevano di identificare il possibile autore del reato, il cui aspetto somatico collimava perfettamente con quello del giovane ripreso dalle telecamere.
Il giovane afghano veniva identificato, con certezza assoluta e deferito in stato di libertà per lesioni personali, aggravate dal fatto di aver agito contro persona che, a causa dell’età, versava in una situazione oggettiva di minorata difesa.