I tabacchi del marchio paraguaiano Tejano avevano un valore di 1.800.000 Euro
Nell’ambito della capillare attività di controllo e monitoraggio dei flussi marittimo-commerciali, operata nel porto di Genova, i funzionari dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane di Genova 1 unitamente ai finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova, hanno intercettato e sequestrato, presso il bacino di Sampierdarena, un ingente quantitativo di tabacchi lavorati esteri illecitamente introdotti nel territorio italiano.
All’esito di indagini dirette e coordinate dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Genova, le Fiamme Gialle liguri e l’Agenzia delle Dogane hanno individuato, controllato e sottoposto a sequestro un container proveniente dal Senegal, contenente T.L.E. non dichiarati.
I finanzieri ed i doganieri, hanno scoperto il carico illegale all’interno di un container scortato da documentazione che attestava il carico come carbone vegetale.
Le sigarette sequestrate ammontano nel complesso a 450.000 pacchetti del marchio paraguaiano Tejano.
Il peso complessivo del carico illegale intercettato ammonta a 9 tonnellate, per un valore sul mercato al dettaglio stimato in circa 1.800.000 euro.
Verosimilmente destinate al mercato spagnolo, secondo le indagini effettuate, le sigarette sarebbero state successivamente immesse nei canali di illecita distribuzione delle periferie di Barcellona.
Tale operazione di polizia giudiziaria trova collocazione nella specifica attività di contrasto al contrabbando di T.L.E., volta alla repressione del commercio illegale di generi di monopoli, che, oltre a sottrarre preziose risorse all’erario nazionale ed europeo, costituisce una delle principali forme di finanziamento delle organizzazioni criminali a carattere internazionale.
Il sequestro, infine, ha impedito l’introduzione sul mercato di sigarette potenzialmente pericolose per la salute, tenuto conto che spesso, tali generi in contrabbando, sono realizzati nell’assoluta inosservanza delle regole inerenti il divieto di utilizzo di sostanze nocive.
L’Agenzia delle Dogane e la GDF genovesi proseguono incessanti l’attività di analisi ed intelligence volta ad intercettare ogni operazione illecita ed individuarne i responsabili.