Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ufficiale di Iren sulle conseguenze dell’indagine della Dda e della Procura della Repubblica di Genova, che martedì 7 maggio ha portato agli arresti in carcere per corruzione l’ex presidente dell’Autorità portuale e attuale amministratore delegato (sospeso) di Iren Paolo Emilio Signorini.
“In data odierna (ieri, ndr) si è riunito il Consiglio di amministrazione di Iren durante il quale è stata confermata l’attuale configurazione organizzativa approvata nella riunione straordinaria del 7 maggio. Il gruppo è diretto e coordinato dal presidente esecutivo e vice presidente esecutivo a cui sono state attribuite le deleghe e i poteri prima assegnati all’amministratore delegato.
L’attuale assetto prevede il maggiore coinvolgimento e valorizzazione dei 4 direttori di Business unit (Ambiente, Energia, Mercato, Reti) e del CFO.
Tutto il gruppo di lavoro è attualmente impegnato nell’aggiornamento del Piano industriale che, come comunicato agli investitori e al mercato, sarà presentato il prossimo 25 giugno.
Il Consiglio di amministrazione ha anche ricevuto un aggiornamento circa l’avanzamento dei due audit straordinari attivati dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il dott. Paolo Signorini, uno svolto dalla relativa funzione interna e uno affidato adun advisor qualificato, individuato nella società di consulenza Deloitte.
Il Comitato controllo rischi e sostenibilità è stato prontamente coinvolto, anche a supporto delle decisioni del Consiglio di amministrazione.
Gli approfondimenti proseguono celermente, concentrandosi sulle attività svolte dal dott. Paolo Signorini negli 8 mesi di mandato come amministratore delegato e direttore generale della società, ovvero dalla nomina avvenuta il 30 agosto 2023 fino alla revoca, deliberata dal Consiglio di amministrazione lo scorso 7 maggio, delle deleghe a suo tempo conferitegli per tali incarichi.
Nelle more, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di dichiararsi persona offesa nell’ambito del procedimento penale in corso, incaricando a tal uopo un penalista di fiducia.
Inoltre, facendo seguito ad approfondimenti avviati già nel corso del 2023, il Consiglio di amministrazione, in adesione al Codice di corporate governance delle società quotate e alle ‘best practices’ nazionali e internazionali, ha formalizzato la nomina di un Lead independent director (LID), individuato nella consigliera avv. Enrica Maria Ghia (in possesso dei requisiti di indipendenza e professionalità previsti per il ruolo).
Il LID svolgerà le funzioni di cui al Codice di corporate governance, in gran parte già in capo al coordinatore degli amministratori indipendenti, consigliera dott.ssa Licia Soncini, che si è fatta parte attiva nel favorire l’evoluzione del ruolo nella specifica figura.
Il LID rappresenterà quindi un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori indipendenti nell’ambito del Consiglio di amministrazione”.
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