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Aisi, Bruno Valensise nuovo direttore. Spinta di Mantovano per Intelligence più politica

L’incarico dal 19 aprile affidato al numero due del Dis

Giovanbattista Fazzolari

E’ Bruno Valensise il nuovo Capo dell’Aisi, l’Agenzia di Sicurezza Interna della intelligence civile italiana. Lo ha deciso ieri il Governo con una nomina che ha diversi significati: è stato scelto il profilo più politico, un giurista di 53 anni, oggi numero due del Dis, il Dipartimento dell’intelligence diretto da Elisabetta Belloni, che aveva cominciato sì la sua carriera all’ex Sisde ma che negli anni ha avuto la capacità di stabilire grandissime relazioni nei palazzi.

Non a caso a indirizzare la scelta – secondo significato – è stata l’Autorità delegata, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano che ha convinto Palazzo Chigi del fatto che la nomina di Valensise fosse più giusta rispetto a quella di Giuseppe Del Deo, attuale numero due dell’Aisi.

Quella di Del Deo sarebbe stata infatti una scelta di continuità rispetto all’attuale Direttore Mario Parente e caldeggiata dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e anche dall’altro Sottosegretario alla Presidenza Giovanbattista Fazzolari.

Guido Crosetto

Terzo punto a favore di Valensise, il Governo ha deciso di stringere i tempi e anticipare l’uscita di Parente, Generale dei Carabinieri che sarebbe andato in pensione tra due mesi. Lo ha fatto, ufficialmente, perché c’è da organizzare il G7 pugliese ma in realtà, proprio per questo motivo, in molti pensavano che sarebbe toccato proprio a Parente, in carica da otto anni nella sede Aisi di Piazza Zama, a gestire un passaggio delicato per la sicurezza nazionale qual è la riunione dei grandi del mondo.

Ma a guidare l’Aisi ci sarà invece Bruno Valensise con il mandato pieno della Premier Giorgia Meloni ma, fanno sapere da Chigi, ha il pieno gradimento del Quirinale che, come sempre accade nei casi delle nomine più delicate che riguardano la sicurezza nazionale, è stato sondato prima dell’investitura ufficiale.

Giorgia Meloni

D’altro canto, Valensise in questi anni è stato insignito di ben tre onorificenze da parte del Presidente della Repubblica: cavaliere nel 2009, ufficiale nel 2013 e commendatore nel 2017.

Tuttavia, il percorso di questi mesi è stato non privo di diatribe sulla scelta finale perché la poltrona dell’Aisi era diventata oggetto di una pesante e silenziosa partita politica tra i partiti della maggioranza. Mantovano non ha mai avuto dubbi sul profilo del numero due del Dis. Dall’altro lato, però, c’era Crosetto che premeva per Del Deo facendo leva sul curriculum del militare ma anche sulla prassi: da quando Aisi esiste, dopo la riforma del 2007, non era mai accaduto che al vertice non ci fosse un esponente delle Forze di Polizia.

Franco Gabrielli

Era toccato per 12 mesi a Franco Gabrielli e da allora sempre a un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. A chiudere la strada a Del Deo, ex ufficiale dell’Esercito, è però stato l’ostracismo di Matteo Salvini e i suoi ottimi rapporti con la politica di Valensise. Nella maggioranza ma anche nell’opposizione.

In questi mesi si erano fatti anche i nomi dell’ex Comandante del Ros, Pasquale Angelosanto, l’uomo che ha coordinato la cattura di Matteo Messina Denaro e dell’ex Capo della Polizia, Lamberto Giannini che passava per il candidato del Viminale. Anche se alla fine è stato proprio anche il parere del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi a fare spostare l’indice a favore di Valensise.

Matteo Piantedosi

Vista la sua formazione, il nuovo Direttore Aisi si troverà ad affrontare subito non soltanto dossier operativi ma anche tecnici: c’è un G7 da organizzare in Puglia. La situazione internazionale è esplosiva, con i due conflitti che stringono l’Europa in Ucraina e il Medioriente in Israele e la minaccia terroristica jihadista che è tornata a spaventare l’Occidente. E’ in ballo anche il fronte interno, con il rischio di saldature tra gruppi antagonisti apparentemente diversi.

Sergio Mattarella

Ma la scelta di Valensise serve anche, e forse soprattutto, a velocizzare l’idea di riforma dell’intelligence che fino al primo momento ha avuto Mantovano, con l’idea di un’agenzia unica. Un progetto che fino a questo momento ha avuto un percorso accidentato ma che ora, con Valensise alla guida dell’Aisi, potrebbe avere un’improvvisa accelerata. Marcello Di Meglio