Dal 7 settembre al 1° ottobre 2023 Palazzo Ducale ospita nello “Spazio 46 rosso” la mostra “Marco Lodola. Il Rosso e il Blu. Genoa 130 anni” prodotta con il contributo di Fondazione Genoa 1893 ETS e Genoa Cricket and Football Club in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e con Deodato Arte.
La mostra si inserisce all’interno del programma di festeggiamenti del Club più antico d’Italia.
L’evento è a cura di Luciano Caprile e Giovanna Liconti ed è accompagnato da un catalogo edito da De Ferrari Editore.
Le dieci composizioni luminose, realizzate appositamente da Marco Lodola nei colori del rosso e del blu, celebrano questo evento che esalta non soltanto i 130 anni del Genoa ma anche la nascita del calcio in Italia.
Marco Lodola, nato a Dorno (Pavia) nel 1955, è uno dei più importanti artisti contemporanei: ha esposto i suoi lavori in prestigiosi spazi museali di tutto il mondo.
Qualche esempio: è stato il primo artista occidentale a tenere nel 1994 una mostra presso gli ex archivi della città imperiale di Pechino; ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma, alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo e alla LIV Biennale di Venezia.
E un suo “Autoritratto” è nella collezione della Galleria degli Uffizi di Firenze. Ma i soggetti di Marco Lodola appartengono alla cultura che viviamo tutti i giorni da trasmettere con brillante e ricorrente giocosità. Pertanto ha anche legato il suo nome e la sua arte a eventi che hanno interessato il grande pubblico come la cura dell’immagine del Carnevale di Venezia del 2001, l’ideazione del manifesto per l’Olimpiade Invernale di Torino del 2006, la realizzazione della facciata del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo del 2008 e, nell’agosto di quest’anno, la figura dell’Assunta sul drappellone del Palio di Siena.
Inoltre nutre da sempre una grande passione per la musica che lo ha portato alla collaborazione con gli 883 e Max Pezzali, con Timoria, Omar Pedrini, Ron, Gianluca Grignani ecc.
A tale proposito ha allestito nel 2009 a Milano, in piazza del Duomo, il Rock’n’Music Planet con venticinque sculture che rappresentano altrettante personalità della musica contemporanea. Altri suoi interventi di stampo scenografico hanno riguardato e continuano a riguardare la moda, il cinema, il teatro.
Nell’attuale mostra, caratterizzata dalla luminosità diffusa dai lavori esposti, si può ammirare al centro della sala “l’imponente figura del ‘Grifone’ di quasi tre metri d’altezza scandito dai due colori che artigliano idealmente l’avversario di turno e lo rendono comunque succube del suo inarrivabile fascino poiché l’esito della contesa si riflette comunque nel nostro stemma, nell’orgoglio che l’accompagna, nel dono incommensurabile della primogenitura”, come scrive Caprile nel testo in catalogo. Si tratta di un’opera emblematica che l’artista donerà alla Società e alla Fondazione affinché venga esposta e ammirata all’interno del Museo della Storia del Genoa. In rassegna compaiono altre opere che rappresentano la genoanità di De André, un ideale Calciatore che indossa questa magica maglia e poi innamorati, ballerini e una Lanterna, intinta in tali colori e rappresentata accanto allo stemma del Genoa sulle pagine di un volume aperto, quale riferimento a Genova Città del Libro 2023.
Questo è dunque il Genoa e queste sono immagini dedicate a tutti coloro che si specchiano idealmente nella sua simbologia.
La mostra, a ingresso libero, è aperta dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19; sabato e domenica 11-19.