Lunedì 11 marzo ore 20.30 debutta al Teatro Gustavo Modena Vangelo secondo Lorenzo, di Leo Muscato e Laura Perini, per la regia di Muscato. Un omaggio, nel cinquantesimo anniversario della scomparsa, ad un uomo straordinario come Don Lorenzo Milani, personalità scomoda per il clero degli anni ’50 per le sue scelte e posizioni nette e coerenti, per il forte rigore etico e il carisma.
Il religioso viene presto isolato e nominato priore di Barbiana, un paesino sui monti del Mugello: una chiesa, un cimitero e una manciata di case sparse sui monti, un angolo sperduto ai margini dell’Italia del boom economico. A Barbiana però Don Milani trova il territorio adatto alla sua idea di istruzione: egli comprende come la scuola possa essere il mezzo per colmare le distanze sociali e culturali fra le classi, lo strumento per dare la parola agli ultimi, renderli consapevoli e dunque più liberi, in grado di comprendere ed esercitare i propri diritti. Per questo, con determinazione, bussa alle porte di Barbiana per “convocare” a scuola tutti i ragazzi del paese: la sua pedagogia, rivolta ai giovani operai come ai figli di contadini, ha come scopo il conseguimento della verità, al di là di ogni colore politico.
Un testo pioneristico come Lettera ad una professoressa del 1967, scritto con i suoi alunni, ha reso la figura di Don Milani degna di attenzione nel tempo, tanto che sia il MIUR che Papa Bergoglio hanno deciso di rendere omaggio ad un maestro e sacerdote che ha amato la scuola fino all’ultimo e che ha provato a migliorarla con l’esempio di un’istruzione che accoglieva tutti, non lasciando indietro nessuno e non disperdendo talenti.
Perchè la scuola pubblica non è una scuola per ricchi.
Come disse Lui stesso a chi lo giudicava “A questo punto mi occorre spiegare il problema di fondo di ogni vera scuola. E siamo giunti, io penso, alla chiave di questo processo perché io maestro sono accusato di apologia di reato, cioè di scuola cattiva. Bisognerà dunque accordarci su ciò che è scuola buona. La scuola è diversa dall’aula del tribunale. Per voi magistrati vale solo ciò che è legge stabilita. La scuola invece siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi ( da “Lettera ai giudici” ).
La vita, il pensiero e il “vangelo” di questo rivoluzionario pedagogo, rivivono in teatro con l’interpretazione di Alex Cendron e di altri undici attori. In scena ci sono anche otto bambini nel ruolo degli allievi della Barbiana.
“Vangelo secondo Lorenzo” debutta lunedì 11 marzo e rimane al Teatro Gustavo Modena fino a giovedì 14 marzo. Lo spettacolo è in scena alle ore 20.30, giovedì alle 19.30.
Elisa Prato