Soriteatro, “L’expo delle meraviglie” di Massimo Minella. Giovedì 20 febbraio 2020, ore 21.00.
L’esposizione internazionale del 1914 a Genova e il futuro della memoria, con Franco Piccolo alla fisarmonica.
Lo spettacolo di Massimo Minella L’Expo delle Meraviglie, previsto giovedì 20 febbraio alle ore 21 nella Stagione 2019/2020 di Soriteatro, sarà preceduto alle ore 19.30 da un incontro fuori programma che rientra nel progetto “La teatralità dell’arte”. Gand tra teatro e arte: da Van Eyck a Milo Rau illustra due eccezionali avvenimenti culturali di portata internazionale a cui Teatro Pubblico Ligure e il suo pubblico partecipano il prossimo marzo: lo spettacolo Lam Gods di Milo Rau al Ntgent Theater di Gand e la mostra Van Eyck – An optical revolution Al Museo di Belle Arti di Gand. Ne parlano Giovanna Sainaghi, direttore dell’Ente Turismo delle Fiandre, Farida Simonetti, direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova e presidente del Teatro Sociale di Camogli, Sergio Maifredi, direttore di Teatro Pubblico Ligure, di Soriteatro e sovrintendente del Teatro Sociale di Camogli. Tra i principali obiettivi di Teatro Pubblico Ligure, che tiene il filo di tutte queste proposte, c’è il coinvolgimento del pubblico in esperienze culturali in cui teatro e arte riacquistino un ruolo concreto e quotidiano.
La Stagione 2019/2020 di Soriteatro, diretta da Sergio Maifredi e prodotta da Teatro Pubblico Ligure nell’ambito della rete Teatri del Paradiso, prosegue quindi giovedì 20 febbraio 2020 (ore 21) al Teatro di Sori con L’Expo delle Meraviglie di e con Massimo Minella, accompagnato sul palco dal fisarmonicista Franco Piccolo. Il sottotitolo spiega quale fatto storico artistico viene raccontato: l’esposizione internazionale del 1914 a Genova e il futuro della memoria. In un’Italia a cavallo tra l’euforia della Belle Époque e il trauma della prima guerra mondiale, a Genova nel maggio del 1914 c’è stato un momento breve come un soffio in cui il progresso ha mostrato il suo volto pacifico ed esaltante. Arte, scienza e tecnologia nelle loro espressioni più avanzate e innovative sono state l’oggetto di un’Esposizione Internazionale così straordinaria da fare nascere il desiderio di riproporre, a Genova, una nuova Expo Internazionale aggiornata, che riunisca con altrettanta fiducia i risultati raggiunti negli anni Duemilaventi unendo creatività, conoscenza e coraggio.
Ventidue anni dopo l’Expo del 1892, assegnato per celebrare i quattrocento anni della scoperta dell’America, il Regno d’Italia affida nuovamente a Genova il compito di realizzare una grande esposizione internazionale da inaugurare nel maggio del 1914. Sarà proprio durante i giorni di questa Expo sensazionale e avveniristica, che trasforma Genova in una città delle Meraviglie, che quel periodo magico finirà, lasciando campo alla tragedia del primo conflitto mondiale. Ma nel maggio del 1914 c’è ancora tempo per sognare. A firmare l’esposizione è uno degli architetti più geniali del Paese, Gino Coppedé, che a capo di un team di professionisti esalta l’evento attraverso un crogiolo di stili, reso possibile da un’architettura effimera che dà libero sfogo alla creatività, realizzando i padiglioni in legno e cartongesso. In pochi mesi, dall’autunno del 1913 al maggio successivo, migliaia di operai realizzano fra la stazione Brignole e piazza di Francia, l’attuale piazza della Vittoria, uno spazio espositivo di oltre settantamila metri quadrati che si allunga fino al porto e alla collina di Carignano, con l’impiego di infrastrutture totalmente innovative in Italia come una monorotaia e una funivia e la realizzazione di un grande “Stadium” in stile neoclassico.
Il via ufficiale all’Expo è il 23 maggio 1914, mentre ancora gli operai sono al lavoro per completare gli ultimi dettagli dei padiglioni. Costo del biglietto, una lira, orario dalle 9 alle 19. A inaugurare l’evento sono i Reali d’Italia, il re Vittorio Emanuele III e la regina Elena che arrivano alla Stazione Brignole accolti dalle autorità e da centomila persone che si sono date appuntamento fin dalle prime ore del giorno.
Nata inizialmente per concentrare la sua attenzione sui temi dell’Igiene, l’esposizione allarga i suoi interessi all’economia del mare, al colonialismo e ai rapporti con le Americhe, con un intento non solo celebrativo, ma strettamente collegato alle opportunità commerciali che si possono creare per l’Italia. Allora come oggi, c’erano le grandi aziende manifatturiere italiane a esporre i loro prodotti, ma c’era soprattutto una comunità pronta a rischiare e a mettersi in gioco. Una sfida ancora possibile?
Massimo Minella, vicecaporedattore dell’edizione genovese de “la Repubblica”, è autore di numerose pubblicazioni di narrativa per l’infanzia e di argomento storico-economico. Si occupa di economia marittima, industria e finanza, ma nel tempo libero ama sconfinare nella storia o, meglio, nelle storie, soprattutto quelle dimenticate e meno note. Dai suoi libri nascono mostre fotografiche e racconti teatrali messi in scena dal Teatro Pubblico Ligure. Ha fornito la consulenza storica e preso parte al docufilm Il nostro Papa, prodotto da Red Film e Lazos de Sangre in collaborazione con Rai Cinema.
Teatri del Paradiso è una nuova realtà culturale, nata il 16 aprile 2019 dal coordinamento fra Teatro Sociale di Camogli, Sori Teatro e Pieve Ligure Scali a Mare Art Festival, da anni attivi sul territorio, e dal coinvolgimento dei Comuni di Camogli, Recco, Sori, Pieve Ligure e Bogliasco. L’obiettivo di Teatri del Paradiso è fornire uno strumento utile ai cittadini al fine di agevolare la fruizione di spettacoli, eventi ed incontri delle Stagioni teatrali e del Festival, per creare intorno al teatro una comunità viva e partecipe, offrendosi come strumento per lo sviluppo turistico ed economico del Golfo Paradiso.