Sarà un’arena da 5000 metri quadrati. Partita anche la demolizione dei padiglioni C, D ed F della Fiera
Oggi nel primo pomeriggio c’è stata la cerimonia della consegna della struttura e l’inizio dei lavori di riqualificazione del Palasport di Genova e le demolizioni dei padiglioni C, D ed F dell’ex Fiera di Genovaa nell’ambito del Waterfront di Levante disegnato da Renzo Piano.
Alla cerimonia ha partecipato il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi che ha precisato come nel 2017, nel momento della presa in consegna, la situazione legata alla vicenda Palasport ed aree ex Fiera, fosse molto complessa anche da un punto di vista economico.
“Oggi – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici – con questo progetto dimostriamo di essere credibili e se in queste ore si è abusato della parola costruttori, ma costruire per il futuro della città è qualcosa di bellissimo”.
Piciocchi ha poi introdotto Massimo Moretti, generale manager di Cds Holding che ha piegato come il gruppo bresciano abbia acquistato il Palasport, uno degli edifici simbolo di Genova, per 14 milioni di euro e abbia firmato con il Comune anche il preliminare d’acquisto delle altre aree della fiera. “Qui – ha detto Moretti – sorgerà un nuovo quartiere della città, con canali navigabili, palazzine per turismo, uffici con, all’interno di esso, il Palasport.”
“Penso – ha poi aggiunto – ad una nuova concezione di palazzetto dello sport. Sarà un luogo non frequentato solo la domenica o il sabato per le partite ma uno spazio per tutta la cittadinanza, con negozi, punti ristoro e impianti a disposizione degli sportivi. L’obbiettivo finale è quello di realizzare un palazzo per attività sportive che è omologato Coni per tante discipline fino alla serie A e con 4 mila posti a sedere ampliabili per i grandi eventi, speriamo di vedere esibirsi all’interno i nuovi Beatles, con all’interno attività commerciali e di ristorazione, studi medici e centri benessere, una sorta di cittadella del fitness”.
“Questo – ha esordito il sindaco Marco Bucci – è un grande esempio di rigenerazione urbana, oggi il progetto del Waterfront Levante diventa sempre più concreto”.
Il sindaco Bucci ha poi spiegato che la struttura, che vede un investimento di 94 milioni che avrà a disposizione i canali e un ampliamento delle banchine, sarà pronta nell’aprile 2022 mentre “per il resto del quartiere bisognerà aspettare un altro annetto”. “Se per il Ponte abbiamo impiegato un anno, con questo progetto cercheremo di fare prima”, ha poi concluso il sindaco.
“Ad aprile 2022 – ha poi detto Moretti – sarà pronto solo il piano terra, la parte dedicata alle attività sportive. Il cantiere prevede dapprima la rimozione di spalti, vetrate e altre strutture interne all’edificio”. E ha poi aggiunto: “Durante il picco dei lavori verranno impiegati tra gli 800 e i 1000 addetti. In un momento come quello attuale, in cui il Paese ha perso 10 punti di Pil e la crisi continua a mordere, lanciarci in un progetto così importante ci dà energia”.
La cerimonia si è conclusa con la consueta benedizione avvenuta per opera dell’arcivescovo Marco Tasca.
Poi sono partiti i primi colpi di benna alle strutture esterne del Palasport, in particolare le uscite di sicurezza dei piani superiori e l’abbattimento della struttura di alluminio e vetro posta vicino all’ex ristorante degli espositori del Padiglione C.
Successivamente toccherà al Padiglione D che dovrà essere dapprima bonificato per la presenza di amianto che una volta ospitava la Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Genova e dei magazzini della Fiera con l’F.
Il progetto prevede un costo globale di 94 milioni d’investimento, mentre per i primi lavori si tratta di un appalto pubblico da 11 milioni di euro e 4 mesi di lavori.
Questi interventi, così come lo scavo dei canali, verranno realizzati dal Comune con soldi statali, dell’amministrazione e proventi della vendita degli immobili della Fiera. L.B.