Con l’apertura dei confini regionali l’iniziativa è tesa ad evitare assembramenti sul litorale
Galtieri: non un obbligo e nessun favoritismo. Solo un’opportunità per la città e i suoi attori economici in una fase di grande emergenza. Parodi e Schivo: grande soddisfazione, ora andremo al confronto con le categorie per uniformare le prassi.
“La risposta della Regione Liguria, peraltro assolutamente in linea con le nostre richieste – spiega Angelo Galtieri, vicesindaco del Comune di Alassio – mi fornisce l’opportunità di chiarire alla cittadinanza, agli esercenti, ai titolari di ristoranti e locali e ai balneari lo spirito con la quale erano stati richiesti chiarimenti, in merito alla delibera della Giunta Regionale del 28 maggio scorso. L’idea infatti non era, nè quella di penalizzare i ristoratori, i titolari dei locali a scapito dei balneari, nè il contrario, ma semplicemente di individuare tutte quelle possibilità di ampliamento degli spazi fruibili in una fase emergenziale di distanziamento e di vincoli normativi sanitari assai rigidi. Spiego meglio: se Comune e Regione concedono di ampliare i dehors, inevitabilmente ci sarà il rischio di assembramento rispetto ai passanti. Poter usufruire – nelle ore serali – degli spazi della spiaggia, o per posizionare tavolini, o semplicemente per sorseggiare un drink in piedi, poteva rappresentare, a nostro avviso, un’opportunità per ampliare il margine di azione ai titolari di locali e ristoranti. Ovviamente nessuno obbliga nessuno a cogliere quella che, sempre secondo noi, è comunque un’opportunità che, in ogni caso demanda ad accordi e disponibilità tra privati (locali e bagni marini) inerenti alle modalità di fruizione degli spazi”.
“Siamo quindi estremamente soddisfatti – aggiungono il Presidente del Consiglio Massimo Parodi e la consigliera incaricata al Demanio Francesca Schivo che hanno lanciato l’iniziativa, prontamente accolta dall’amministrazione – nel vedere che la Regione Liguria ha accolto tutte le nostre richieste. Su questa base avvieremo un confronto con le categorie al fine di uniformare le prassi. Grande soddisfazione, ma ci attende un grande lavoro e la mareggiata di questi giorni non ci ha sicuramente aiutato”.
Ecco cosa scrive la Regione:Punto 1 – possibilità di apertura e accesso alla spiaggia fino alle ore 24 ove vi sia coincidenza tra concessionario e titolare dell’attività commerciale fronte-spiaggia con possibilità di sostituire gli ombrelloni con i tavolini. Si ritiene che l’ordinanza balneare comunale possa, in relazione alle circostanze e restrizioni eccezionali, previo parere favorevole dell’ufficio commercio comunale, permettere esclusivamente per la stagione balneare 2020 l’estensione dell’orario di funzionamento del dehors fino alle ore 24
Punto 2 – analoga possibilità previo parere dell’ufficio commercio con utilizzo serale della spiaggia per posa tavolini da parte di soggetto diverso dal concessionario. Tale attività non essendo legata all’attività dello stabilimento balneare ed esercitata da soggetto diverso dal concessionario, non potrebbe essere ammessa. Anche in questo caso in via eccezionale per l’anno in corso e per le medesime motivazioni, potrebbe essere concessa attraverso la stipula di una nuova concessione limitata alla sola stagione balneare e alle sole ore serali.
In questo caso, si richiama la necessità che il rapporto tra il concessionario principale e quello “temporaneo” sia molto dettagliatamente delineato in termini di responsabilità nei confronti sia dell’Ente che rilascia la concessione, sia della clientela, con particolare alle misure di carattere igienico sanitario