Melgrati e Macheda, prima stop ai vaccini, poi riprendono i vaccini, prima via alle prenotazioni, poi stop alle prenotazioni, Troppa confusione, oggi una lettera a Toti
Sono riprese regolarmente stamani, presso la tensostruttura allestita nei pressi del centro medico Alassio Salute, le operazioni per la somministrazione del vaccino Astrazeneca alle categorie professionali già individuate: personale scolastico, volontari di protezione civile, agenti di polizia municipale.
Sempre stamani, invece, avrebbero dovuto partire le prenotazioni per pazienti dai 75 ai 79 anni. Centralini impazziti al centro medico ma il sistema Polis, sul quale vengono caricati i dati stamani non prevedeva la possibilità di inserire gli over 75 nelle prenotazioni.
“Ci siamo subito allertati – spiegano il Dott. Francesco Bogliolo e il Dott. Augusto Gandolfo, responsabili di Alassio Salute – per comprendere se si trattava di un guasto o di un ritardo. In realtà abbiamo scoperto che al momento, sebbene sulla carta ai medici di medicina generale sia consentito portare avanti la campagna vaccinale, il sistema non lo consente”.
“Abbiamo assistito allo stop alle vaccinazioni della scorsa settimana – il commento del Sindaco di Alassio Marco Melgrati – oggi riprendiamo e assistiamo a un nuovo stop, questa volta alle prenotazioni di una categoria sensibile, quella degli over 75. E’ un continuo dire che si vuole accelerare per poi assistere a continue complicazioni e ritardi incompatibili con una campagna vaccinale diffusa ed efficace. Stamani ho scritto al Presidente della regione Liguria per sottoporgli la questione e chiedere un intervento deciso perché la situazione venga definitivamente sbloccata”
“Assurdi questi continui ritardi – aggiunge l’Assessore alle Politiche Sanitarie, Fabio Macheda – Alassio Salute sarebbe in grado di gestire numeri ben più significativi di quelli che ha registrato nelle prime giornate in cui è stato concesso vaccinare: 60 lunedì scorso e 40 oggi. Sono strutturati per poter coprire l’intera popolazione della città entro poche settimane. Non si capiscono certi annunci, regolarmente disattesi: oltre che a creare confusione, rischiano di allontanare la gente anziché coinvolgerla. L’obbiettivo comune delle istituzioni deve essere quello di rassicurare la popolazione e permetterne la vaccinazione su larga scala”.