Ad Alassio il trofeo Carpaneda con gli Smeralda
Alassio – Grande attesa fra gli appassionati del Ponente ligure, amanti della vela storica, per vedere impegnata la flotta della classe Smeralda che a metà maggio sarà in acqua ad Alassio per il Trofeo
Carpaneda.
La manifestazione alassina, dedicata al grande uomo di sport, da quest’anno è entrata infatti a far parte del prestigioso circuito internazionale monotipo dedicato a questa famosa classe velica. Dal 14 al 16 maggio la “Città del Muretto” accoglierà i velisti per la prima edizione del Trofeo Luigi Carpaneda, il famoso schermidore italiano, vincitore di una medaglia d’oro e di una d’argento nel fioretto ai Giochi Olimpici di Melbourne nel 1956 e di Roma nel 1960.
Carpaneda fu anche un grande amante della vela ed un campione in acqua: fra le sue numerose vittorie la Three Quarter Ton Cup con il suo “Botta Dritta” ottenuta nell’edizione del 1981. Importante dirigente della Federazione, fu Presidente della commissione Altomare della FIV e per cinque volte capitano della squadra italiana all’ Admiral’s Cup. Inoltre è stato anche Presidente Onorario di Mascalzone Latino.
Luigi Carpaneda, che ha lasciato tanti amici anche ad Alassio, dove era amato e stimato, è scomparso ad 86 anni nel dicembre del 2011.
Va ricordato soprattutto per essere stato il primo sportivo italiano in assoluto a vincere due campionati mondiali in due discipline diverse: la scherma e la vela. Il suo nome è legato in maniera indissolubile alla classe Smeralda: si tratta di una imbarcazione di 8 metri ed 88 centimetri che il grande German Frers disegnò nel 1992, riprendendo in scala ridotta numerosi elementi che caratterizzarono uno dei suoi più famosi capolavori progettuali “Il Moro di Venezia”.
La barca italiana che per prima ha sfiorato la vittoria nella Coppa America ed anche la prima (con un equipaggio non anglosassone) della storia a vincere una regata di America’s Cup. Attualmente la prestigiosa Classe velica Smeralda ha sede a Monte Carlo, dove rappresenta una delle icone dello locale Yacht Club de Monaco.
Il monotipo nacque come barca sociale dello Yacht Club Costa Smeralda. La classe fu fondata nel 1995. Fra i primi armatori che si appassionarono alla sua bellezza e duttilità, oltre a Carpaneda, i Motta, i Fiorio, i Miani, Donà Dalle Rose, Cayard ed Illbruck. Fin dagli inizi furono una quindicina gli equipaggi di cinque persone a sfidarsi nelle prime spettacolari regate organizzate a Porto Cervo. Il numero di barche attive non mai è mutato nel tempo: anche perché Galetti, il famoso cantiere costruttore gardenese, ne sfornò soltanto 17. La tappa alassina di maggio del circuito Smeralda sarà la seconda della stagione dopo quella di Montecarlo e sarà un’occasione ideale per gli appassionati per ammirare almeno una dozzina di quelle plurititolate e storiche imbarcazioni.
Fra i più attesi ci sono gli armatori e gli equipaggi di “Beda”, “Black Star”, “Botta Dritta”, “Gorilla Gang”, “Smeralda V”, “Bear Essentials”, “Millennium Falcon”, “Vamos mi amor” e “Mascalzone Latino”. Seguiranno poi, Coronavirus permettendo, le tappe di Cannes, Saint Tropez, Porto Cervo, Calvi, Elba, e Montecarlo.
CLAUDIO ALMANZI