Un centro benessere cinese di Albenga ieri è stato messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza.
Insieme ai massaggi sarebbero state offerte prestazioni sessuali a pagamento. Per la titolare, una cinese, è scattata l’accusa di favoreggiamento della prostituzione e nei suoi confronti è stata emessa una misura di custodia cautelare (divieto di dimora).
Una parte delle somme incassate per l’attività di prostituzione sarebbero state trattenute dalla donna che gestiva il centro massaggi, la restante veniva data alle giovani lavoratrici, tutte cinesi.
Sono stati sequestrati telefoni cellulari, personal computer e 3500 euro in contanti, trovati nei due locali sottoposti a perquisizione.
È stata altresì acquisita documentazione extracontabile, i cui approfondimenti di natura amministrativa permetteranno il recupero di tasse non pagate.
Il centro massaggi cinese era stato aperto a inizio del 2020. Nel locale la proprietaria, 49 anni, alternava tre giovani e solitamente al lavoro ce ne era soltanto una, in qualche occasione due.
I militari della Guardia di finanza ritengono che il giro d’affari fosse di circa 10mila euro al mese con ogni prestazione sessuale che poteva arrivare a costare anche 100 euro.
Il centro massaggi cinese era frequentato da italiani e stranieri.