SAVONA – Poeta e giornalista, scrittore e critico letterario, vincitore di numerosi premi letterari e Rettore del Seminario vescovile di Albenga, per una vita consulente ecclesiastico nazionale dell’ UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani), monsignor Giovanni Battista Gandolfo è soprattutto un sacerdote che trasmesso a tanti giovani la passione per lo studio della Letteratura e della Teologia.
Come Rettore del Seminario e Docente dell’ Istituto Superiore di Scienze Religiose ha infatti formato centinaia di presbiteri, futuri insegnanti di Religione, diaconi e laici al gusto del Bello e del Vero. Non ha stupito nessuno dunque la decisione di attribuirgli il prestigioso “Premio dei Leoni”, nell’ambito della Rassegna culturale “Arte fra i leoni”.
Dottore in teologia pastorale con specializzazione in Teologia dell’arte, Don Gi Bi, come affettuosamente lo chiamano i suoi ex allievi, è anche uno dei più illustri studiosi di Eugenio Montale di cui è stato anche grande amico. Gandolfo ha anche conseguito importanti riconoscimenti per le sue raccolte di liriche: “Mar Rosso”, “Come gli Apostoli a Cana” ed “A Primavera è festa grande” che hanno portato la critica a scrivere di lui che: “può essere considerato uno dei più sensibili poeti liguri della della seconda metà del Novecento”. Per molti anni, come giornalista, ha scritto su importanti riviste e periodici cattolici e non, ed ha anche coordinato i servizi di Comunicazione Sociale della diocesi, dell’ Ucai e della pagina locale de “L’Avvenire”, Ponente Sette, strumento indispensabile per far conoscere capillarmente, le tante iniziative messe in campo dalla Diocesi di Albenga-Imperia.
Attualmente è il Direttore della Biblioteca Diocesana, Consulente ecclesiastico nazionale dell’UCAI, Responsabile diocesano dell’Ufficio Diocesano dei pellegrinaggi, vice direttore dell’ Ufficio per la Pastorale degli strumenti per l’evangelizzazione, la cultura e le comunicazioni sociali della diocesi di Albenga-Imperia. Nel 2008 è stato nominato Presidente e Responsabile del Comitato per gli interventi caritativi per il Terzo Mondo della CEI. Ha scritto molti volumi di carattere letterario e religioso ed alcune raccolte di poesia.
Anche il suo ultimo libro “20 misteri per dire ti amo: figure risonanze preghiere teatro” sta ottenendo un notevole successo. Scritto a quattro mani con Luisa Vassallo, il volume è abbellito dalle illustrazioni dell’ artista Delly Potente. E’ edito dalla casa editrice Ancora ed ha lo scopo, secondo gli stessi autori, di presentare una lettura contemporanea dei misteri del rosario e suggerire alcune indicazioni a chi si pone alla volta dei pellegrinaggi mariani.
Tornando all’importante premio conseguito da monsignor Gandolfo, nell’ ambito della kermesse musicale e culturale ingauna, questa è stata la motivazione completa che la giuria ha voluto redigere alla consegna: “Il premio di quest’anno viene conferito a Monsignor Giovanni Battista Gandolfo, per il suo impegno costante all’ interno della diocesi e sul territorio nazionale. Attualmente direttore della biblioteca diocesana, Monsignor Gandolfo, dottore in teologia pastorale con specializzazione in Teologia dell’arte, è Consulente ecclesiastico nazionale dell’Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI). Nel campo della cultura ha ricoperto il ruolo di responsabile diocesano del Servizio per il progetto culturale e Vicario episcopale per l’evangelizzazione, la cultura e le comunicazioni sociali della diocesi di Albenga-Imperia. Nel 2008 è stato nominato Presidente e Responsabile del Comitato per gli interventi caritativi per il Terzo Mondo della CEI. Poeta e critico letterario, grande appassionato d’arte dalla personalità attenta e discreta, ha curato e dato alle stampe numerose pubblicazioni, in cui ciò che spicca è la sua innata sensibilità. La scelta di conferire questo premio a Monsignor Gandolfo genera, oltre che dalla sua insindacabile e instancabile opera di educazione e divulgazione in ambito culturale, alla sua volontà di sostenere e portare avanti la manifestazione che stiamo apprezzando in questi giorni e che riscuote grande successo. A lui va il merito di averci creduto fino in fondo”.
CLAUDIO ALMANZI