SAVONA. 6 APR. Proseguono nella “Città delle Torri” le annuali conferenze dell’ Istituto Internazionale Studi Liguri. Quest’anno il ciclo di appuntamenti è dedicato al tema: “ Il Centa e le sue Valli”.
Domani ospite dell’ IISL (inizio ore 16 e 30 nella sala affrescata del
palazzo Peloso Cepolla, in piazza San Michele, 12) sarà la professoressa Eleonora Salomone dell’ Università degli Studi di Genova che interverrà sul tema: “Valorosi guerrieri o bugiardi e pirati? I Liguri visti da Greci e Romani”. Nelle precedenti lezioni il territorio del Centa è stato analizzato sotto il profilo della geologia e della preistoria.
“ Abbiamo avuto-
spiega Josepha Costa Restagno degli Studi liguri di Albenga- nelle
giornate precedenti affascinanti relazioni e la presentazione di aggiornamenti legati alle modernissime tecnologie, o a scavi e studi, ancora in corso. Si sono succeduti interventi interessanti che hanno messo anche in luce l’ importanza della stratigrafia, dello studio della copertura del suolo, delle specie vegetali che lo rivestono e il loro utilizzo e controllo da parte dell’uomo, andando indietro nel tempo da oggi nel corso dei secoli passati”.
La lezione della professoressa Salomone sarà invece legata alla presenza nel territorio ingauno dei Liguri Ingauni. Si
parlerà delle loro abitudini e del loro rapporto con il territorio.
Verranno analizzati secondo le testimonianze dei contemporanei,
in particolare modo quelle rintracciabili dagli scritti dei più famosi storici romani”.
“La professoressa Salomone cercherà di descrivere- dicono agli studi liguri- come erano in realtà i nostri progenitori che popolavano il territorio ingauno: valorosi guerrieri, tali da mettere in seria difficoltà lo stesso Eracle, eroe invincibile, secondo la tradizione greca, o falsi e bugiardi, oltre che briganti e pirati, secondo il giudizio negativo dato dagli scrittori latini, a partire da Catone il Censore”.
Difficile dire quale sia stata la verità. Le principali testimonianze antiche, opportunamente analizzate, possono però aiutare a dare
una verosimile risposta a questo affascinante quesito.
PAOLO ALMANZI