Albisola Superiore partecipa al Festival della Maiolica 2024 con la mostra-evento immersiva “Ceramicrack, la rigenerazione della materia”
Albisola Superiore partecipa al Festival della Maiolica 2024, realizzata nel giardino del Museo Manlio Trucco. Un progetto innovativo, che fa dialogare due forme dʼarte diverse ma complementari: quella contemporanea di Cracking Art, appunto, e la ceramica.
Il movimento artistico Cracking Art celebra il suo trentesimo anniversario abbracciando la ceramica di Albisola. Questo movimento, noto per le sue opere realizzate con materiali rigenerati, utilizza la plastica come mezzo espressivo per indurre i fruitori a rifl ettere sullʼimportanza della salvaguardia dellʼambiente.
La materia diventa quindi il veicolo perfetto per trasmettere un messaggio universale di consapevolezza e cambiamento.
“Gli animali giganti in plastica colorata e rigenerata creati dagli artisti della Cracking Art – spiega Simona Poggi, ideatrice del progetto – dialogano con gli spazi urbani e architettonici di Albisola e sollecitano una rifl essione collettiva sul tema della natura, perché rigenerare la plastica signifi ca darle nuova vita e trasformarla in arte attraverso un linguaggio estetico, innovativo e ecologico.
Il dialogo tra Cracking Art e la ceramica è affascinante. Entrambi i linguaggi espressivi affondano le radici nella materia, ma con approcci diversi. La ceramica, con la sua tradizione secolare, rappresenta quel percorso storico che ha reso Albisola famosa in tutto il mondo. Dallʼaltra parte, Cracking Art guarda al futuro utilizzando materiali attuali in chiave moderna,”.
“Lʼarrivo in Liguria e ad Albisola della Cracking Art per la prima volta rappresenta uno scenario tanto insolito quanto entusiasmante – aggiunge Luca AD ALBISOLA SUPERIORE Ottonello – La contaminazione che ne deriverà dal rapporto tra lʼinnovazione della lavorazione della materia plastica e la tradizionale trasformazione dellʼargilla che diventa maiolica genererà un binomio mai esplorato prima.
Le installazioni della Cracking Art che andranno ad abitare il nostro territorio, entrando nellʼarea archeologica ʻAlba Dociliaʼ, posizionandosi sul lungomare, adagiandosi nelle aree verdi della città permetteranno di valorizzare il nostro patrimonio culturale e artistico in una chiave del tutto nuova e avvincente. Racconteremo, nel periodo di permanenza delle installazioni sul nostro territorio, mediante un costante storytelling web e social, questo progetto rivoluzionario nello scenario albisolese per stimolare e consolidare lʼattrattività turistica del nostro territorio da un punto di vista inedito”.
Queste le parole del collettivo della Cracking Art: “Siamo davvero felici di questa presenza ad Albisola Superiore in occasione del Festival della Maiolica che ci permette di incontrare la tradizione artistica della ceramica in uno scambio virtuoso di esperienze, in cui la protagonista è la poesia della materia”.
“Il giardino del Museo Trucco – prosegue Simona Poggi – è il luogo ideale per dare vita a questo interscambio da ʻfavola urbanaʼ che coniuga arte, ambiente e creatività, il palcoscenico dove il racconto della storia della ceramica albisolese si intreccia con le installazioni del collettivo. Ed è proprio in questo suggestivo contesto che le opere realizzate dai ceramisti e dagli artisti del territorio trovano la loro naturale collocazione”.
La mostra-evento non si limiterà ai giorni del Festival della Maiolica. Per tutto il periodo estivo, le coloratissime installazioni animeranno anche alcune delle zone più attrattive della città trasformando Albisola in un museo a cielo aperto.
Nellʼaiuola antistante il plesso scolastico un grande elefante ricorderà agli studenti il concetto di memoria, anche storica; la villa romana di Alba Docilia sarà poi popolata da una simpatica colonia di felini a testimonianza di come i gatti siano sempre stati assidui frequentatori delle aree archeologiche. Camminando sulla Passeggiata Montale si potranno incontrare grandi lumache, rondini e conigli giganti, mentre sul molo faranno capolino alcuni iconici pinguini.
Un percorso artistico che, partendo dal Museo Trucco, esce al di fuori dei tradizionali spazi espositivi per abbracciare gran parte della città.