La classifica per i ceramisti resta precaria
L’Albissola cade in trasferta contro l’altra matricola Gozzano, con un gol subito quando mancava ormai una manciata di minuti al triplice fischio di chiusura.
Il gol che rimanda in Liguria i ceramisti a mani vuote infatti arriva al minuto 85, quando l’esperto Tumminelli crossa da destra e trova la testa di Libertazzi che scaraventa alle spalle di Piccardo.
Così, dopo i due importanti successi consecutivi ottenuti con Novara e Juventus B, i ragazzi di mister Bellucci restano nuovamente mani vuote.
C’è da dire che l’Albissola è apparsa questa volta troppo rinunciataria, subendo il gioco della squadra avversaria, che a dire il vero non sembrava neppure con le idee troppo chiare; poco gioco e match parecchio equilibrato.
Soltanto una volta in svantaggio l’Albissola ha dato segni di reazione, riversandosi in avanti alla ricerca disperata del gol del pareggio, purtroppo senza esito alcuno, nonostante il direttore di gara assegnasse 4’ di recupero; in questo finale sono arrivati due inutili calci d’angolo ed un bel tiro di Raja alto di poco sulla traversa.
Gara quindi poco bella, anche se il risultato di parità, che oramai l’Albissola considerava in tasca, sarebbe stato il punteggio più giusto.
A questo punto, con la situazione di classifica che resta precaria, sarà estremamente importante la prossima gara di campionato il programma domenica prossima, quando scenderà a Chiavari (campo di casa si spera per l’ultima volta!) il Pro Piacenza, che nonostante la classifica migliore dei ragazzi di Bellucci vive giornate tremende a livello societario, con la possibilità da un momento all’altro di dare forfait in campionato per motivi economici.
L’obiettivo contro i rossoneri piacentini incentivi sarà soltanto uno: vincere!
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.