Si intensificano anche a Genova i controlli anti terrorismo islamico dopo l’attentato dell’altro giorno a Bruxelles e dopo l’aggressione degli islamisti di Hamas contro Israele.
Dopo l’attacco di matrice islamica di lunedì sera e il presunto fatto, ancora tutto da verificare, che il terrorista Abdesalem Lassoued sarebbe passato nel capoluogo ligure ad essere sorvegliato speciale è soprattutto il Porto di Genova, già considerato da sempre obiettivo sensibile o ora divenuto “ancora più sensibile”, come ha spiegato ieri una qualificata fonte investigativa.
In merito allo “screenshot” del video pubblicato nel 2021 su fb che in realtà non è l’islamista di Bruxelles, ma ritrae in piazza della Vittoria un tranquillo tunisino, c’è già stata una smentita e i carabinieri di Bologna hanno già controllato e rilasciato il nordafricano ripreso nell’immagine.
Quello in foto è mio marito e non il terrorista islamico di Bruxelles
In ogni caso, i controlli a Genova sono stati rafforzati non soltanto perché è un’area dove transitano ogni giorno migliaia di passeggeri, ma anche perché lo scalo genovese e il suo Centro storico rappresentano l’unico porto italiano con numerosi collegamenti diretti con il Nord Africa e la dimora, anche temporanea, di diversi africani che poi vanno in Francia e negli altri Paesi europei.
A gestire i controlli e gli “alert” di segnalazione su possibili passeggeri sospetti sono gli agenti della Polizia di frontiera, in collaborazione con la Digos, quest’ultima impegnata in prima linea soprattutto nelle indagini su tutto il territorio ligure alla ricerca di possibili islamisti o più in generale a fenomeni di radicalizzazione di stranieri residenti a Genova.
Controlli intensificati anche da parte dei carabinieri sul territorio di Genova e degli agenti della Polfer sui treni diretti in Francia o provenienti dal Paese d’Oltralpe.