Stabilita la disponibilità del Sistema sanitario regionale a favorire percorsi di accoglienza immediata per le famiglie che vogliono informarsi o regolarizzare la propria situazione vaccinale.
A.Li.Sa. e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno voluto semplificare il rispetto dell’obbligo vaccinale per coloro che risultano inadempienti nei confronti delle vaccinazioni obbligatorie, previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV).
I genitori dei bambini inadempienti, da 0 a 6 anni, potranno ricevere tutte le informazioni utili per poter assolvere l’obbligo vaccinale o per completarne il ciclo, anche attraverso una corsia preferenziale: sarà ricordato ai genitori che è possibile completare le vaccinazioni mancanti nel territorio della propria Asl su appuntamento, e nei prossimi giorni, anche tramite accesso diretto.
Si intende così agevolare, nel più breve tempo possibile, la messa in regola delle coorti di nascita interessate dagli obblighi vaccinali, che potrebbero incorrere nell’esclusione dai servizi scolastici per l’infanzia.
La legge 119/2017 ha infatti inserito l’obbligo vaccinale nei confronti delle seguenti vaccinazioni: esavalente (anti‐poliomielitica, anti‐difterica, anti‐tetanica, anti‐epatite B, anti‐pertosse, anti‐Haemophilus influenzae tipo b), anti‐morbillo/parotite/rosolia, anti‐varicella (quest’ultima, solo a partire dalla coorte del 2017).
L’anno scorso la legge “Milleproroghe” ha di fatto esteso per un ulteriore anno scolastico (2018/2019) le disposizioni transitorie previste dalla Legge Lorenzin, individuando il 10 marzo 2019 come termine ultimo per la presentazione della documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, requisito indispensabile per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia.
“L’impegno tra A.Li.Sa. e l’Ufficio Scolastico Regionale – commenta la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – è finalizzato ad agevolare le famiglie con figli che oggi risultano non in regola con gli obblighi vaccinali: vogliamo andare incontro a chi intende completare il percorso ma non l’ha ancora fatto per motivi legati alla burocrazia piuttosto che ad una dimenticanza. In tutti questi casi indichiamo ai genitori come fare e a chi rivolgersi, in modo semplice ed efficace”. In merito alla scadenza, l’assessore Viale aggiunge: “La data è assolutamente fittizia e arbitraria per quanto riguarda l’aspetto della salute, perché i bambini ‘inadempimenti’ hanno regolarmente frequentato la scuola fino alla scorsa settimana.
Credo ci fossero tutti i presupposti per prevedere un rinvio con un apposito decreto. Ovviamente la normativa va rispettata ma io ritengo che sia prioritario puntare sull’educazione piuttosto che sull’esclusione da scuola o sulle sanzioni. La Liguria – ricorda l’assessore Viale – risulta tra le regioni virtuose, con percentuali di copertura cresciute in modo significativo grazie all’adozione due anni fa della cosiddetta Via Ligure, ovvero l’invio da parte delle Asl alle famiglie con figli fino a 16 anni di lettere-certificato che attestavano la regolarità della posizione dei figli rispetto agli obblighi vaccinali oppure la loro inadempienza, con l’indicazione, in questo caso, di un appuntamento presso gli ambulatori Asl per completare l’iter.
Questo approccio formativo-informativo ha consentito nel 2018, per i bimbi nati nel 2015, di superare la soglia di sicurezza (95%) sia per l’esavalente (96,7%) che per il morbillo (95,6%). Si tratta di un risultato importantissimo, se consideriamo che nel 2014 la copertura ad esempio per il morbillo era di appena l’81,5%, salito all’82,1% nel 2016, l’anno precedente la legge Lorenzin”.