Alla scuola “Anna Frank” una stanza multisensoriale. Anche la primaria genovese si dota di un’aula ispirata al metodo Snoezelen.
Alla scuola “Anna Frank” una stanza multisensoriale, la presentazione stamattina.
Prosegue il piano di allestimento di aule multisensoriali ispirate al metodo Snoezelen.
Questa mattina l’assessore ai Servizi educativi 0/6 anni Marta Brusoni ha presentato gli spazi predisposti nella scuola primaria “Anna Frank” di piazzale Paul Valery, Polo R.E.S. (Risorse Educative Speciali) dell’Istituto Comprensivo Montaldo diretto da Marilena Montaquila.
All’evento è intervenuta anche Claudia Costanzi, responsabile dell’ufficio Diritto allo Studio del Comune di Genova.
L’istituto “Anna Frank” è di una delle sedi della rete cittadina che comprende le scuole d’infanzia comunale “Guido Rossa” e “San Pietro”; le primarie “Mameli”, “Teglia”, “Montanella”, “Fabrizi” e “Pascoli” insieme alle scuole secondarie di primo grado “Nino Bixio” e “Palli Strozzi”.
Questo sistema consolida il ruolo di Genova come capofila del Nord Italia nell’ambito delle scuole Snoezelen rendendola protagonista assoluta in ambito nazionale anche a livello formativo.
Il principale obiettivo di questi interventi – realizzati dal Comune di Genova con fondi propri e in collaborazione con Fondazione Carige ed altri soggetti – è creare ambienti stimolanti e al contempo distensivi rivolti a tutti i bambini, ma che risultano particolarmente efficaci per bambini in condizioni di disabilità.
L’offerta mira ad implementare il benessere psicofisico e l’apprendimento sia durante le attività scolastiche che durante il periodo di frequentazione dei centri estivi.
Marta Brusoni, assessore comunale ai Servizi educativi 0/6 anni, ha dichiarato:
«Sono particolarmente felice ed orgogliosa di partecipare alla presentazione delle stanze multisensoriali Snoezelen rivolte a tutti i bambini ma particolarmente dedicate a coloro che vivono condizioni di disabilità.
Ringrazio i genitori, gli insegnanti e tutto il personale scolastico per il loro prezioso impegno quotidiano teso a favorire l’inclusione e l’integrazione dei bambini diversamente abili».
L’approccio Snoezelen, nato in Olanda negli anni Settanta, prevede la costruzione di una relazione sensibile tra il partecipante, l’accompagnatore qualificato e un ambiente controllato in cui sono offerte varie possibilità di stimolazione dei cinque sensi attraverso l’utilizzazione di effetti luminosi, colori, suoni, musiche, profumi, ecc.
Questo trattamento, sviluppatosi e diffuso in tutto il mondo, si è rivelato uno strumento efficace durante l’età evolutiva, in particolare nei confronti di bambini con disabilità.