Ieri sera erano 50, ma il numero era destinato a salire. I numeri definitivi sulla maxi intossicazione che si è verificata nella scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte stasera risultano triplicati.
Infatti, sui 270 aspiranti agenti presenti nella scuola, sono 180 quelli che hanno manifestato i sintomi dell’infezione intestinale.
Venti di loro, che erano stati trasferiti in ospedale dopo i primi due di ieri pomeriggio, oggi sono già stati dimessi.
“Rispetto a quanto accaduto ieri sera – ha spiegato l’assessora alla Sanità Sonia Viale che nel pomeriggio si è recata sul posto per verificare personalmente la situazione – mi sento di poter escludere ogni collegamento con altri episodi che si sono verificati su questo territorio negli ultimi giorni”.
Il riferimento è allo spaventoso rogo che ha interessato nell’azienda di smaltimento e compostaggio rifiuti FG Riciclaggi.
“Voglio rassicurare la popolazione. Si tratta di un evento cosiddetto ‘di comunità’ quindi circoscritto al sito della scuola. Non c’è dunque alcun pericolo per i cittadini di Cairo”.
In merito all’acqua marrone che ieri usciva dai rubinetti di alcune zone di Cairo Montenotte, probabilmente a seguito delle forti piogge, il sindaco Paolo Lambertini aveva consigliato la bollitura per il consumo alimentare (v. articolo precedente).
“Gli allievi, stando a quanto finora ricostruito – hanno spiegato alcuni agenti di Polizia Penitenziaria – hanno accusato i sintomi di un’infezione gastrointestinale nel pomeriggio di ieri e le loro condizioni sono peggiorate via via in serata. Mentre il numero delle segnalazioni aumentava da 50 fino a circa un centinaio.
Nel mirino degli investigatori c’è ovviamente il cibo ingerito a pranzo, ma anche l’acqua erogata dai rubinetti del Comune.
Gli uffici dell’Asl hanno effettuato alcuni esami preliminari sull’acqua, tra stanotte e questa mattina, e i test, al momento, non hanno evidenziato alcuna criticità. Dunque è il cibo della mensa? Attendiamo conferme”.