Si svolgerà domani l’udienza davanti al Tribunale di sorveglianza per Marta Vincenzi per decidere sull’affidamento ai servizi sociali.
L’ex sindaca di Genova aveva patteggiato una pena a tre anni per l’alluvione del 2011 che causò la morte di sei donne, di cui due bambine.
L’imputata era stata condannata in primo e secondo grado a 5 anni, per disastro e omicidio colposo plurimo e falso, ma i giudici della Corte di Cassazione avevano rinviato a un processo bis di secondo grado per ricalcolare le pene.
Vincenzi sta già svolgendo volontariato in Valpolcevera e domani chiederà di continuarlo.
A fine mese anche l’ex assessore comunale alla protezione civile Francesco Scidone (avvocato Andrea Testasecca) si presenterà davanti ai giudici della sorveglianza: in appello bis aveva patteggiato tre anni e quattro mesi.
Secondo i supremi giudici, il Comune di genova era impreparato e inerme: “La macchina allestita fu colposamente insufficiente e inefficiente”.
L’ex sindaca per la Cassazione è colpevole di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e di una delle ipotesi di falso: quella sulla presenza di un volontario della protezione civile a guardia del rio Fereggiano. Tuttavia, sono cadute altre accuse come quella che riguardava la falsificazione dell’orario di esondazione del corso d’acqua.