I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Genova stamane hanno concesso l’affidamento ai servizi sociali all’ex sindaca di Genova Marta Vincenzi (Pd).
L’ex prima cittadina aveva patteggiato una pena di tre anni per l’alluvione avvenuta a Genova nel 2011 che era costata la vita a quattro donne e due bambine.
Anche il sostituto procuratore generale ha dato parere favorevole alla misura.
Subito dopo la prima udienza il giudice si era astenuta per un possibile conflitto d’interesse, visto che i genitori che avevano subìto un danno al negozio in quell’aluvione avevano provato a costituirsi parte civile ma la richiesta era stata respinta.
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I giudici genovesi stamane hanno concesso l’affidamento ai servizi sociali anche all’ex assessore Francesco Scidone e all’ex dirigente comunale Gianfranco Delponte.
Entrambi avevano patteggiato una pena a tre anni e quattro mesi.
Vincenzi era stata condannata in primo e secondo grado a 5 anni, per disastro e omicidio colposo plurimo e falso, ma i giudici della Corte di Cassazione aveva rinviato a un processo bis di secondo grado per ricalcolare le pene.
Secondo la Cassazione, il Comune di genova era impreparato e inerme: “La macchina allestita fu colposamente insufficiente e inefficiente”.
L’ex prima cittadina per la Cassazione è colpevole di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e di una delle ipotesi di falso: quella sulla presenza di un volontario della protezione civile a guardia del rio Fereggiano. Ma erano cadute altre accuse, come quella che riguardava la falsificazione dell’orario di esondazione del corso d’acqua.