Una “negligente e imprudente inerzia” da parte del Comune di Genova, che non fece adeguare il parcheggio di Corte Lambruschini, nel quartiere Foce, nonostante fosse situato in una zona alluvionabile.
E’ la sostanza della motivazione per cui oggi i giudici del Tribunale di Genova hanno condannato Palazzo Tursi a risarcire un privato che aveva perso l’auto durante l’alluvione del 9 e 10 ottobre 2014.
L’evento alluvionale devastò il centro città e in quella tragica occasione a Borgo Incrociati morì l’ex infermiere Antonio Campanella.
A giudizio oltre al Comune, erano stati citati anche il condominio di Corte Lambruschini e Italiana Parcheggi, che sono stati condannati, la Regione e Arpal che invece sono stati assolti.
Si tratta di una sentenza pilota, che potrebbe aprire la strada per futuri risarcimenti di danneggiati.
Secondo i giudici, il parcheggio interrato di proprietà del Comune ma gestito da Italiana Parcheggi, non sarebbe stato a norma e sarebbe risultato a rischio di “totale allagamento”.
Per l’alluvione erano state indagate l’allora assessore regionale alla protezione civile Raffaella Paita e la dirigente regionale Gabriella Minervini. L’attuale deputata del Pd è stata assolta in primo grado ed è in corso il processo d’appello. Mentre per Minervini è ancora pendente il processo di primo grado.