Alluvione del Bisagno nell’ottobre 2014. Oggi, davanti alla Terza sezione penale della Corte d’appello di Genova, si è iniziato il processo di secondo grado a carico di Raffaella Paita.
L’ex capogruppo regionale e attuale deputata del Pd, durante il processo di primo grado svoltosi con rito abbreviato, era stata assolta dall’accusa di omicidio e disastro colposo.
Il processo d’appello nasce dal ricorso proposto dal procuratore capo Franco Cozzi e dalla pm Gabriella Dotto e ha, quale finalità, quella di ottenere il ribaltamento dell’assoluzione di primo grado perché in sostanza, secondo gli inquirenti, l’allora assessora regionale della giunta Burlando sapeva delle carenze dell’apparato amministrativo e avrebbe quindi dovuto diramare l’allerta.
L’imputata è difesa dall’avvocato Andrea Corradino. Le parti civili, fra le quali i famigliari della vittima Antonio Campanella (morto durante l’alluvione a Borgo Incrociati), i commercianti e i privati danneggiati della zona del Bisagno, sono rappresentate dagli avvocati Alessandro Torri, Giuseppe Maria Gallo, Francesco Penna, Fabio Fossati e Andrea Sighieri.
L’udienza di oggi era stata fissata per stabilire un calendario delle prossime udienze in cui si entrerà nel vivo della vicenda. Pertanto, il processo è stato aggiornato al 22 gennaio 2015 (con prosecuzione il 5 febbraio).