La nuova talpa Tmb da 12 milioni di euro ordinata per scavare la galleria dello scolmatore del torrente Bisagno a Genova sarà ultimata entro luglio in Cina e trasferita a Genova, dove ci vorranno tre mesi per rimontarla e consentire “un salto di qualità al cantiere”.
Lo ha riferito oggi in consiglio regionale l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone rispondendo a un’interrogazione presentata dal consigliere Paolo Ugolini (M5S) sui “gravi ritardi nella costruzione dello scolmatore del Bisagno contro il rischio alluvioni”.
“Penso che la notizia positiva sia il fatto di essere riusciti nei confronti dell’appaltatore a fare in modo che attraverso un ordine firmato a fine 2022 cambi il metodo di scavo passando da quello tradizionale alla talpa Tmb. Consideriamo che ci possa essere un auspicato recupero di produttività” ha sottolineato Giampedrone ricordando la sospensione dei lavori nel 2022 a causa dell’interdittiva antimafia notificata al consorzio ‘ReseArch’, la rescissione del contratto da parte della Regione Liguria e il successivo riaffidamento dopo che il Tar ha annullato la rescissione del contratto con lo stesso consorzio.
“Lo scolmatore del Bisagno è un’opera importante per il territorio genovese in gravissimo ritardo – ha replicato Ugolini – a tre anni dal via ai lavori il cantiere è fermo al 10% e forse non siamo arrivati neanche all’1% dello scavo totale. Se va avanti così servirebbero 27 anni per completare l’opera”.