“Come Regioni, abbiamo chiesto al Governo Conte di non chiudere i confini regionali, comunali e provinciali. Il mondo deve continuare a spostarsi. Abbiamo chiesto di non chiudere alle 18 i ristoranti, di portare al 100% la didattica a distanza per gli studenti degli ultimi anni delle superiori, di valutare attentamente eventuali ulteriori chiusure per quanto riguarda una serie di attività sportive”.
Lo ha dichiarato ieri sera il governatore ligure Giovanni Toti, comunicando le richieste effettuate dalle Regioni al Governo Pd-M5S riguardo le nuove misure per il contenimento della diffusione del Covid-19, dopo una lunga riunione con gli stessi presidenti delle giunte regionali e i ministri degli Affari regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza.
“Il Governo Conte – ha aggiunto Toti – ha proposto una serie di misure che intende prendere, su cui le regioni hanno chiesto di potersi esprimere.
La discussione è ancora in corso, e ci sono molte perplessità da parte delle Regioni.
Crediamo che sia poco giusto e non aiuti neanche molto il contenimento del virus imporre la chiusura dei ristoranti alle 18, come ai bar: in questo modo si preclude del tutto la possibilità di lavorare per cena, lasciando solo i pranzi.
Abbiamo di certo urgenza di contenere il virus e di proteggere i nostri sanitari, ma anche la necessità di difendere l’economia”.
Sul fronte sanitario, abbiamo avuto una giornata pesante negli ospedali dela Liguria.
Oggi sono stati effettuati oltre 6mila tamponi, più almeno altri 3000 di quelli antigenici, la Liguria è una delle regioni in cui se ne fanno di più.
I 1035 casi di oggi sono segno certo di una diffusione del Covid-19, ma anche segno di attività di screening che funziona.
Crescono gli ospedalizzati (48 in più) ma restano sotto quota i 40 i ricoverati in terapia intensive (38) mantenendo il trend dei giorni scorsi. Continueremo a lavorare per far crescere la rete territoriale”.