Segnalato in provincia di Genova un altro caso di “dengue”, malattia infettiva trasmessa da una particolare zanzara che vive nelle zone tropicali. Il contagio è avvenuto in Sri Lanka.
La paziente è una 49enne di Camogli, che si era recata nel paese straniero per un breve soggiorno ed è stata ricoverata al San Martino.
Per fortuna, non è grave. Quindi è stata dimessa dall’ospedale.
La segnalazione della Asl3 è di ieri e da oggi partirà la bonifica delle zanzare non solo a Camogli, ma anche nella zona in cui ha sede il luogo di lavoro della donna infetta. Ossia un’ampia area del municipio Medio Levante.
A titolo precauzionale il Comune di Genova, per tutelare la salute pubblica e come disposto dal piano sanitario nazionale, ha quindi deciso di avviare il contenimento della zanzara tigre, presente in Italia, che talvolta può esserne il vettore.
Infatti, se una zanzara tigre pungesse o avesse punto la persona infetta dalla dengue, potrebbe a sua volta trasmetterla.
Il protocollo di intervento consiste “in trattamenti adulticidi e trattamenti larvicidi”. Gli interventi verranno eseguiti non solo nelle aree pubbliche, ma anche in quelle private “se ritenuto opportuno”.
L’operazione di trattamento “che non è nociva per l’uomo” e’ prevista a partire dalla tarda serata di giovedì 26 fino alle 6 di venerdì 27. Gli esperti hanno comunque suggerito di “tenere le finestre chiuse, tenere gli animali in casa, ritirare l’eventuale biancheria stesa all’esterno degli edifici durante il periodo del trattamento, rimuovere o ricoprire mobili e giochi per bambini dall’esterno”.
A fine agosto la dengue aveva colpito anche una 22enne di Rapallo, reduce da un soggiorno nelle Filippine.
Il virus, presente in paesi tropicali e subtropicali non viene trasmesso da persona a persona.
Si presenta con febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare, oltre al caratteristico esantema simile a quello del morbillo.
In una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, con trombocitopenia, emorragie e perdita di liquidi, che può evolvere in shock circolatorio e morte.
Non esistendo una vaccinazione efficace, la prevenzione si ottiene mediante l’eliminazione delle zanzare e del loro habitat, per limitare l’esposizione al rischio di trasmissione.