Dopo il piro piro dei giorni scorsi, un altro raro volatile in difficoltà è stato soccorso dai volontari della Protezione Animali, questa volta nel porto di Savona.
Si tratta di un succiacapre, andato ad impattare sulla vetrata di uno degli edifici e rimasto seriamente ferito ad un occhio; ora viene curato con la speranza di potergli recuperare la funzionalità, indispensabile per la sua rimessa in libertà.
Gli stanchi e pochi volontari dell’Enpa ricordano che anche questa loro attività è “difesa della biodiversità” perchè garantisce a centinaia di animali, rari o meno rari, una seconda possibilità di poter ritornare nell’ambiente; e come tale dovrebbe essere organizzata dalla Regione Liguria con mezzi e risorse economiche adeguati, e non lasciata alla buona volontà di un’associazione privata non governativa, come è l’Enpa che, l’anno scorso, ha recuperato e curato quasi 2.600 soggetti.